21 dicembre, l’hummus
Patrimonio culinario del Medio Oriente
Ventunesima tappa: lhummus!
Torniamo in Terra Santa in questa tappa del calendario dell’Avvento, per raccontare la storia di un piatto che ormai è simbolo del Medio Oriente e in particolare di Libano, Israele e Palestina. Il piatto consiste in una crema di ceci cotti e schiacciati, poi frullati con tahini, succo di limone e aglio che viene infine condita con olio d’oliva, ceci interi, paprica e prezzemolo.
Il termine hummus viene dall’arabo e ha come significato “ceci”, per l’appunto l’ingrediente principale del piatto. La prima volta che l’hummus è stato riportato in un libro di cucina come piatto risale al tredicesimo secolo, in un libro scritto al Cairo: in quel caso si trattava di una purea fredda di ceci condita con aceto e limoni sottaceto, oltre che erbe, spezie e olio. Non era ancora presente la tahini o l’aglio che poi faranno parte della ricetta.
L’hummus fa ormai parte di ogni cucina in Medio Oriente. In Egitto viene condito con cumino per poi essere consumato con la pita. In Israele è parte della cucina di tutti i giorni e viene tipicamente servito in una versione più cremosa, dovuta alla maggiore presenza di tahini.
Oggi, la nascita dell’hummus e il suo successivo sviluppo sono dibattuti tra Libano, Israele e Palestina attraverso competizioni culinarie. L’ultima è stata vinta nel 2010 dal Libano, stato che ancora oggi mantiene il titolo di proprietario della ricetta dell’hummus.