Emmaus Trail: un percorso da Abu Gosh ad Emmaus
Visita, cammina e... prega
Il nostro Dio ha riempito questo nome di dolcezza. Oggi il mondo intero è diventato come Emmaus. Poichè il Signore ha aperto tutti i cammini divini della Terra. – San Josemarìa Escrivà
Nel Vangelo di Luca, la strada per Emmaus è un ingresso verso l’annuncio del Vangelo, così come Emmaus stessa è un cancello che apre Gerusalemme e la Giudea alla pianura costiera dei Gentili.
Il Cammino di Emmaus è un’altra opportunità per il pellegrino di avere un incontro con Gesù simile a quello che ebbero i discepoli. Percorrere il Cammino è un’esperienza attraverso la quale il viaggiatore moderno ha la possibilità di entrare in un episodio biblico e riviverlo personalmente. Pianificarlo all’interno di un viaggio potrebbe aggiungere valore al pellegrinaggio, lasciando il tempo di considerare e riflettere ogni altro aspetto vissuto durante il viaggio. Il Cammino di Emmaus è un’iniziativa promossa dalla Fondazione Internazionale Saxum, dal Ministero del Turismo di Israele e dal Fondo per la Nazione Ebraica (KKL). E’ un percorso di trekking immerso nella natura che può essere percorso da Gerusalemme senza difficoltà.
Il tracciato originario è lungo 30 km, ma si consiglia un percorso più breve che inizia dal Centro Visitatori di Saxum. Il viaggio ad Emmaus Nicopolis, che è la Emmaus cui si riferisce Luca 24: 23- 32, è un cammino di 18 chilometri che richiede circa 5 o 6 ore e può facilmente rientrare in ogni tipo di itinerario.
In questo periodo si sta intensificando la segnaletica lungo il cammino per indicare il percorso, ma nel frattempo è già possibile visualizzare una mappa del tracciato mentre si cammina o si va in bicicletta, grazie alle applicazioni “Wikilocs” e “GPSies“.
Intanto è già stata posta una pietra la “Dedicatory Stone” all’inizio del percorso, sulla quale si legge:
Emmaus Trail
Bloomfield Peace Path
In onore dei pellegrini ebrei e cristiani che hanno camminato su questa strada per Gerusalemme ed Emmaus-Nicopoli in cerca di pace
Tratto dal sito della Saxum Fondation
Credit foto © Saxum Foundation