Qual era il vero volto di Gesù?
Parliamo di un'eccezionale scoperta archeologica a Shivta
Capelli ricci, ovale allungato e giovanile, grandi occhi, naso pronunciato e guance rasate. Questa possibile risposta è giunta in anni recenti dal sito archeologico di Shivta, nel deserto del Negev: sulle pareti della chiesa bizantina la storica dell’arte Emma Maayan-Fanar ha ritrovato una pittura muraria del VI secolo, che rappresenta il battesimo di Gesù, una preziosa scoperta di arte cristiana primitiva, di cui si hanno pochissime testimonianze.
Il sito di Shivta è stato descritto per la prima volta nel 1870: si tratta di una città forse abitata già nel I secolo a.C., di certo un fiorente sito nabateo sulla via dell’Incenso, poi caduto in rovina con l’impero romano e l’apertura delle via marittime verso l’India.
Oggi i suoi resti si stagliano nel deserto del Negev e sono stati dichiarati patrimonio Unesco. Ed è di pochi anni fa la scoperta del tutto casuale – da parte di Emma Maayan – di una pittura muraria, molto rovinata, su una parete della basilica bizantina all’interno del sito: un dipinto raffigurante il battesimo di Gesù, da cui si può dedurre il volto del Cristo – secondo l’artista del tempo – un volto, quindi, tipicamente mediorientale.
Su Haaretz, la storica dell’arte descrive così il fortunato ritrovamento: «Mi sono trovata al momento giusto, nel posto giusto, con la luce giusta. E improvvisamente ho visto quegli occhi. Era il volto di Gesù nel pieno del battesimo, che mi guardava».
Il ritratto che raffigura Gesù si trova nella volta del catino absidale che ospitava un battistero, appena all’esterno dalla chiesa. Insieme a Gesù è ritratto san Giovanni Battesimo nell’atto del battesimo nel Giordano: secondo il team di ricercatori, questa sarebbe la prima raffigurazione del battesimo di Cristo di periodo pre-iconoclastico rinvenuta in Terra Santa.
Che sia o no il vero volto di Gesù, in fondo ha poca importanza, nemmeno gli Evangelisti si sono mai soffermati troppo sulla sua descrizione: ma resta una scoperta estremamente emozionante, in un sito archeologico che vale la pena visitare.
(liberamente tratto da Terrasanta.net)
Vi lasciamo con un video girato questa primavera a Shivta, dove viene simulata la cerimonia del battesimo nell’abside rimasto nel sito.