A piedi in Giordania, tra le meraviglie del paesaggio e quelle della storia
Articolo di Elisa Pinna
Amate camminare e cercate nuove destinazioni, oltre i sentieri classici europei? Il Medio Oriente offre ora una nuova possibilità di allacciarsi gli scarponi e partire per uno dei percorsi più belli e lunghi del mondo: il sentiero di 650 chilometri che attraversa da nord a sud tutta la Giordania, tra foreste, montagne, deserti, meraviglie archeologiche come Petra, fino al mare di Aqaba e alla sua barriera corallina.
Ogni anno, in marzo ed aprile, l’Associazione del cammino giordano organizza un trekking collettivo lungo tutto il percorso, sia per fare conoscere il sentiero a livello internazionale, sia per raccogliere soldi per poter migliorare le strutture logistiche e aiutare le comunità locali. L’avventura dura 40 giorni, ma i viaggiatori possono prenotare per un giorno, per un fine settimana, per un tratto di loro interesse, o –se hanno il tempo e le forze – partecipare all’intera impresa di attraversare il Paese, uno dei più sicuri della regione. Gli organizzatori offrono le guide, l’ospitalità per la notte, il cibo e l’acqua, il trasporto bagagli. Chi, però, vuole recarsi in altri periodi dell’anno o fare il cammino in solitaria, può comunque avvalersi dei servizi e dell’appoggio dell’Associazione (jordantrail.org).
Il cammino giordano comincia sulle alture di Umm Qais, un crocevia da cui si domina Israele, i territori palestinesi, il Golan e, nei giorni limpidi, si arriva a vedere persino una parte di Libano. Qui il paesaggio è di colline verdi e di campi coltivati; i villaggi di contadini si susseguono. Si lasciano le strade principali per avventurarsi tra le foreste e il grande castello della zona di Ailoun, si attraversano uliveti e paesini abitati da musulmani e cristiani. Procedendo verso sud, il panorama diventa più arido, tra immensi canyon che portano al Mar Morto. Il cammino segue le antiche strade romane, percorse per secoli da pellegrini e mercanti; si snoda in territori di pastorizia e di beduini e raggiunge prima la piccola Petra, chiamata anche Petra Bianca, la città dove i Nabatei ospitavano le carovane provenienti dall’Arabia e dirette verso l’Egitto, e quindi, attraverso sentieri secondari e rovine di ere passate, la grande e straordinaria Petra, Petra la rossa, dove i nabatei vivevano e seppellivano i loro morti, il sito archeologico diventato simbolo della Giordania.
Poi il cammino riprende ed è la volta delle magiche dune di sabbia di Wadi Rum per arrivare infine al Golfo di Aqaba e del Mar Rosso, dove riposarsi e trascorrere qualche giorno in spiaggia, godendosi le acque trasparenti e l’incredibile ricchezza della flora e della fauna marine.