Viaggio in Mongolia: orizzonti immensi e la festa del Naadam

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Prossima partenza

09/07/2025

Durata

12 giorni
(11 notti)

Quota base

3.910,00 €

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Terra vasta e poco conosciuta, la Mongolia è in grado di regalare bellissime sorprese. Tra i luoghi più incontaminati del pianeta, con paesaggi che sono un susseguirsi di montagne, laghi, foreste e steppe fino al deserto! Questo Paese vanta anche una cultura ricca di tradizioni millenarie, testimoniate da siti preistorici e da tanti esempi di arte rupestre e monumenti di notevole valore. Papa Francesco, nella sua recente visita in occasione del 860° anniversario della nascita del padre della nazione Gengis Khan, che ne fece un estesissimo impero nomade, ha sottolineato ed esaltato lo “spiccato senso del sacro” della popolazione mongola, abituata alla contemplazione degli orizzonti sterminati e poco abitati. Popolo che ha scelto la democrazia e la convivenza pacifica fra le diverse religioni presenti, speranza ed esempio rispetto alle due potenze con le quali confina, Cina e Russia. Per noi la possibilità di una scoperta di serenità e bellezza semplice ma ricchissima!

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Programma

  1. 1
    1° giorno

    In mattinata ritrovo dei partecipanti all’aeroporto prescelto, disbrigo delle formalità d’imbarco e partenza con volo di linea Turkish per Ulaanbaatar via Istanbul con cambio aeromobile. Pasti e pernottamento a bordo.

  2. 2
    2° giorno

    Arrivo previsto alle ore 07.20 all’aeroporto di Ulaanbaatar. Incontro con la guida locale e trasferimento in hotel, dove avremo modo di rinfrescarci e riposare un po’ prima di immergerci nella visita della capitale. Iniziamo dalla piazza Sukhbaatar, il cuore della città, da dove possiamo ammirare il Palazzo invernale dell’ultimo imperatore Bogdo Khan. Arriviamo poi al Museo Nazionale della Mongolia, la cui missione è raccogliere oggetti storicamente, etnograficamente e intellettualmente importanti relativi al passato del Paese, a beneficio delle generazioni future. Inoltre, dal 2008, il museo si sta muovendo anche per sviluppare le relazioni e la collaborazione con altri musei e organizzazioni, sia nazionali che estere. Ad oggi, esso è sostenuto sia dalla bigliettazione sia dai finanziamenti del Ministero della Cultura. Pranzo in corso di visite. In serata abbiamo la possibilità di assistere a un concerto tradizionale mongolo che vedremo quanto ci coinvolgerà, con musica folk canti di gola e contorsionismo. Cena libera e pernottamento in hotel.

  3. 3
    3° giorno

    Prima colazione in hotel. Alle ore 08.30 trasferimento dall’hotel alla Piazza Sukhbaatar, dove possiamo assistere alla parata che dà inizio al Festival del Naadam, che si celebra ogni anno dall’11 al 12 Luglio, (anniversario della rivoluzione Mongola del 1921) ma che risale ai tempi di Genghis Khaan.  E’ la festa più popolare e più importante del paese e richiama nella capitale Ulaanbaatar centinaia di migliaia di mongoli da tutte le “aimag” (regioni) e centinaia di turisti. Il Naadam non è solo un evento sportivo, ma un’immersione profonda nella cultura e nelle tradizioni mongole. Durante questi giorni, la capitale si riempie di colori, musiche e danze, mentre nelle province si respira un’atmosfera autentica e conviviale. Le tre discipline principali – lotta, tiro con l’arco e corse di cavalli – non rappresentano solo competizioni, ma un omaggio allo spirito e all’identità nomade che caratterizzano il popolo mongolo. Partecipare al Naadam è un’opportunità unica per vivere da vicino una delle feste più affascinanti del mondo. Pranzo in corso di festeggiamenti, cena libera e pernottamento in hotel.

  4. 4
    4° giorno

    Prima colazione e partenza per il luogo dove si tengono le corse dei cavalli, anch’esso legato al Festival di Naadam. Proseguiamo poi per il Parco Nazionale di Khustai, che ospita il reintrodotto cavallo di Przewalski (Takhi), l’unico cavallo selvaggio rimasto, dal 1992 e registrato nell’UNESCO. All’arrivo ci fermiamo per vedere un breve documentario che spiega come è nato il parco e la storia dei famosi cavalli selvaggi takhi, e pranziamo. Nel pomeriggio facciamo una passeggiata nel parco e ci spostiamo per diversi tratti in auto nei punti più interessanti, continuando a piedi alla ricerca di tanti altri animali come marmotte, cervi, aquile e altri uccelli. Al termine facciamo la conoscenza dei nomadi che qui vivono, ci accolgono gentilmente come è consueto, con un buon the caldo e la cena. Pernottamento in gher.

  5. 5
    5° giorno

    Trattamento di pensione completa. Oggi raggiungeremo Karakorum (il nome moderno è Kharkhorin), la leggendaria città di Gengis Khan fondata nel 1220 nella valle dell’Orkhon, sulla Via della Seta. Essa era allo stesso tempo un centro politico, economico, amministrativo e religioso e uno dei più grandi forum di civiltà. La cinta muraria della città circondava un’area di 400 metri quadrati. La città aveva quattro monumenti di tartarughe di pietra considerati dall’UNESCO patrimonio storico mondiale. Già nell’VIII secolo i mongoli divinizzavano la tartaruga quale simbolo di longevità, solidarietà e indipendenza, oltre a identificarlo con lo spirito dell’acqua. Ecco perché a Kharkhorin sono state collocate quattro tartarughe, con lo scopo di tenere lontane le inondazioni e di assicurare una vita eterna. La città però venne completamente distrutta dalle truppe Ming nel 1380. Proseguiamo con la visita del  monastero di Erdene Zuu, costruito nel XVI secolo con l’utilizzo delle macerie della città di Karakorin  distrutta. Il monastero divenne una vera e propria città fortificata e all’interno si contavano circa 300 gher e tra i 60 e 100 templi, e ospitava oltre un migliaio di monaci. Come gran parte del patrimonio culturale della Mongolia, anche l’Erdene Zuu Khiid subì grandi danneggiamenti in epoca comunista, per cui solamente tre templi sono arrivati integri fino ai giorni nostri. Ciò che colpisce subito del complesso sono indubbiamente i 108 (numero sacro per i buddhisti) stupa che sono disposti a intervalli regolari lungo le mura perimetrali.  In ogni tempio sono esposte preziose statue accuratamente protette da teche in vetro, oltre ad oggetti sacri in buono stato di conservazione. All’esterno troveremo lo Stupa Dorato della Preghiera e un tempio in stile tibetano, il Lavrin Sum; se fortunati, potremo incontrare i monaci in preghiera. Pernottamento in gher.

  6. 6
    6° giorno

    Trattamento di pensione completa. Oggi ci dirigeremo verso il monastero di Ongi, uno dei più grandi monasteri della Mongolia. Fu fondato nel 1660 e consisteva in due complessi di templi a nord e a sud del fiume Ongi Gol. Il più antico complesso meridionale era costituito da vari edifici amministrativi e da undici templi. Il complesso settentrionale invece era costituito da diciassette templi.  Il parco ospitava anche alcune università buddiste. Fu completamente distrutto nel 1939 sotto Khorloogiin Choibalsan, l’allora presidente e leader del Partito Comunista della Mongolia. Oltre 200 monaci furono uccisi e molti monaci sopravvissuti furono imprigionati o costretti ad arruolarsi nell’esercito controllato dai comunisti. Sul fiume e sulle colline circostanti si possono vedere un gran numero di rovine, tra cui un alto stupa. Negli anni ’90 si decise di ricostruire il monastero. Oggi potremo ammirare un primo tempio e un Museo all’interno di una gher. Pernottamento in gher.

  7. 7
    7° giorno

    Trattamento di pensione completa. Partiamo alla volta di Bayanzag ovvero le “Vette infuocate”, dove la spedizione americana di Roy Chapman Andrews nel 1924 ha fatto le più grandi scoperte paleontologiche, trovando un’impressionante quantità di reperti tra cui le uova e scheletri interi di dinosauri di tante specie sconosciute fino ad allora. Passeggiata in questo paesaggio storico punteggiato da alberi di saxaul e dalla classica flora del deserto.  Proseguiamo verso le dune di Khongor, conosciute come le “dune che cantano” per i suoni melodici che producono quando soffia il vento. Escursione in cima alle imponenti dune (alte fino a 28 metri e lunghe km 180). Facoltativamente è possibile effettuare un’escursione a dorso di cammello in questo fantastico deserto. Pernottamento in gher.

  8. 8
    8° giorno

    Trattamento di pensione completa. Ci dirigiamo verso il Parco Nazionale di Gurvan Saikhan (“Le Tre Bellezze”), dove entriamo nella Valle di Yol, conosciuta come valle delle Aquile, sulle montagne di Gobi Gurvan Saikhan: una spettacolare e lunghissima gola verde scavata da un fiume nel cuore del deserto. Possibilità di avvistare aquile, avvoltoi, stambecchi e altri animali rari del deserto. Qui lo spazio è senza confini, la presenza dell’uomo è irrilevante. Qui i paesaggi, a volte drammatici per le occasionali chiazze di ghiaccio, anche in estate, ci regaleranno belle emozioni da condividere.  Visitiamo poi il Museo di Storia Naturale locale, che presenta reperti affascinanti come alberi pietrificati e un leopardo delle nevi che qui viene conservato e di cui sono molto fieri. Pernottamento in gher.

  9. 9
    9° giorno

    Trattamento di pensione completa. In mattinata, proseguiamo in direzione Gobi fino a Tsagaan Suvarga (Stupa Bianco in mongolo), dove possiamo ammirare le spettacolari formazioni rocciose dall’aspetto surreale, il cui colore cambia con il passare delle ore. Comprendiamo qui i tanti aspetti di questo strano deserto di Gobi, al quale si addice più il termine di ecosistema molto complesso. Perché ad ogni passo, lo scenario si trasforma e cambiano i colori: la steppa lascia il posto alle dune, le rocce alla sabbia, il gelo al caldo, i cammelli che hanno preso il posto degli storici dinosauri. Questa sera potremo godere di un tramonto fiabesco colorato di tante sfumature mentre soggiorneremo nella nostra gher.

  10. 10
    10° giorno

    Trattamento di pensione completa. Oggi partiamo per l’esplorazione al Parco Nazionale di Baga Gazariin Chuluu, famoso per le sue formazioni di roccia granitica, che offrirono, nel XVII secolo, rifugio a Zanabazar, il primo capo spirituale del buddhismo tibetano in Mongolia. Arriveremo al campo turistico, dove ci sistemeremo per poi dedicarci al trekking nel parco e sulle rocce (livello di difficoltà basso/medio) e avremo modo di ammirare numerosi animali selvatici. Il territorio è punteggiato dagli “ovoo”, altari di pietra e rami che segnano, secondo antiche mappe esoteriche, la presenza degli spiriti. Si crede che presso gli ovoo si riuniscano gli Spiriti della natura. I pastori nomadi invocano la protezione di queste potenze col dono di un sasso, di altri piccoli oggetti. Pernottamento nelle gher.

  11. 11
    11° giorno

    Mattinata di viaggio per rientrare alla capitale. Pranzo in ristorante e resto della giornata a disposizione per eventuali altre visite che possono essere concordate con l’accompagnatrice o semplicemente per godersi la città. Cena libera e pernottamento in hotel.

  12. 12
    12° giorno

    Dopo la prima colazione trasferimento in aeroporto, operazioni d’imbarco e alle ore 08.50 partenza con volo Turkish Airlines per Istanbul con arrivo alle ore 13.00. Nel pomeriggio proseguimento per le destinazioni degli aeroporti di origine. Pasti a bordo.

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    9

    lug

    2025

    Ritorno

    20

    lug

    2025

    12 giorni (11 notti)

    Volo di linea Turkish da Bologna, Venezia, Milano Malpensa o Roma/Istanbul/Ulaanbaatar e rientro in classe economica.

    3.910,00 €

    Quota base a persona

    130,00 €

    Quota d’iscrizione

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