Pietre vive in Marocco
Monaci trappisti a Midelt
A Midelt, in Marocco, è possibile incontrare i monaci trappisti, che vivono nell’unica realtà monastica del Maghreb. Qui vive tra gli altri monaci padre Jean Pierre Schumacher, dell’incredibile età di 94 anni, ultimo sopravvissuto e testimone del massacro di Tibhrine, in Algeria, del 1996, a seguito del quale il convento trappista è ri-sorto dall’altra parte del confine, in Marocco.
Apparentemente nulla è cambiato. Oggi come ieri, se qualcuno bussa al monastero di Notre Dame de l’Atlas, è fratel Jean Pierre che apre la porta. Oggi in Marocco, al limitare della città di Midelt sul Medio Atlante. Quindici anni fa a Tibhirine, sui contrafforti dell’Atlante algerino, nei pressi della città di Medea. Gli occhi blu vivacissimi, un viso da ottuagenario che si apre volentieri al sorriso, molto lucido e sereno, fratel Jean Pierre è l’ultimo sopravvissuto del massacro dei monaci di Tibhirine nel 1996. Sette vite spazzate via dalla follia mortifera degli anni neri del terrorismo islamista. E tuttavia molto è cambiato. Dopo la partenza dei monaci trappisti – che avevano tentato una nuova installazione tra il 1998 e il 2001 – il monastero di Tibhirine continua a vivere una vita semplice e precaria, senza la presenza fissa di una comunità monastica. Dall’altro lato della frontiera, in Marocco, il monastero di Notre Dame de l’Atlas – che ha ereditato il nome da quello di Tibhirine – ospita una piccola comunità di tre persone, che accoglierà un nuovo monaco in luglio. Vita precaria, anche qui, sottolinea il priore, fratel Jean Pierre (anche lui!): «Precarietà che è la cifra pregnante della nostra presenza, ospiti in un Paese in cui siamo stranieri per origine e per religione e dove conduciamo una vita molto umile e povera, di preghiera e di lavoro, completamente nelle mani di Dio».
Jean Pierre il vecchio – il sopravvissuto -, Jean Pierre il giovane – il priore – José Luis – il fratello spagnolo – continuano a testimoniare attraverso la loro vita gratuita il senso di una presenza monastica in un contesto esclusivamente musulmano, la sola in tutto il Maghreb. Oranti in mezzo ad altri oranti, come amava ripetere Christian de Chergé, priore di Tibhirine – Anna Pozzi, da Mondo e Missione
A Midelt i gruppi possono celebrare Messa e fare una estensione sino alla Kasbah Myriem, dove le sorelle che vivono a lato del Monastero hanno un Atelier di tessuti e tappeti berberi e insegnano il mestiere del ricamo e del telaio alle donne mussulmane del villaggio.
Alcune immagini della visita.