Egitto copto e classico – Sfogliando le Terre Bibliche
L’ Egitto millenario dei Faraoni è una terra fondamentale per ogni credente perchè è il paese della nascita del popolo di Israele, secondo il racconto biblico. Prima terra di accoglienza per Abramo spinto dalla carestia, per Giuseppe venduto schiavo dai suoi fratelli, per Giacobbe suo padre e i suoi fratelli; poi come simbolo di ogni oppressione, terra da cui come un “grembo”, Dio lo fa uscire, liberandolo.
Vistiamo le millenarie testimonianze di una civiltà affascinante che ha influito sulle radici della fede ebraico-cristiana, nei luoghi della chiesa nascente, in particolare ad Alessandria, l’attuale chiesa copta, e nel deserto, dove nasce il monachesimo antico: qui Antonio il Grande “Padre di tutti i monaci”, fugge rispondnendo alla voce di Colui che lo invitava a “vendere tutti i suoi averi, darli ai poveri e seguirlo”.
Programma
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11° giorno
In giornata ci troviamo all’aeroporto concordato; insieme alla nostra guida spirituale espletiamo le operazioni d’imbarco, e partiamo per Il Cairo. All’arrivo ottenuto il visto incontriamo la guida locale e con bus riservato raggiungiamo il nostro hotel. Sistemazione in albergo, cena e pernottamento.
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22° giorno
In mattinata ci svegliamo a metà mattina e dopo la colazione in pullman riservato raggiungiamo la riva occidentale del Nilo a 30 km a sud del Cairo, per poter ammirare Saqqara, necropoli dell’antica capitale Menfi, uno straordinario complesso funerario ideato dall’architetto Imhotep – poi divinizzato – che costituisce il primo esempio di architettura in pietra e contiene al suo interno il prototipo delle piramidi, la Piramide a Gradoni del faraone Zoser.
Sempre a Saqqara troviamo le piramidi di alcuni faraoni, all’interno delle quali sono contenuti i “testi delle Piramidi”, vale a dire la prima raccolta di testi religiosi dell’Antico Egitto. Qui visitiamo alcune tombe, dette Mastabe, tombe monumentali utilizzate durante le prime fasi della civiltà Egizia, riccamente decorate con bellissimi rilievi dipinti. Raggiugnimo poi l’antica capitale Menfi, chiamata dagli Egizi Men-nefer (bella e stabile), dove rimangono pochi resti, in gran parte sepolti sotto l’attuale villaggio di Mit-Rahina. Degne di nota una sfinge di alabastro del Nuovo Regno e una colossale statua di Ramsete II di squisita fattura.
La giornata si concluderà con la visita al sito di Dahshour, che si trova sul lato occidentale del fiume Nilo e che marca il confine meridionale con la vasta area delle Piramidi di Giza. Qui gli archeologi hanno rinvenuto resti di piramidi, così come importanti complessi funerari destinati alla sepoltura delle regine e dei membri dell’aristocrazia di Memfi fino alla tredicesima dinastia del Medio Regno.
Dahshur conserva due piramidi tra le meglio conservate: la piramide Romboidale e la piramide Rossa sono la stupefacente prova del livello delle conoscenze architettoniche che segnò la costruzione delle Grandi Piramidi e delle strutture annesse a Giza. Rientro al Cairo.
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33° giorno
Dopo la prima colazione dedichiamo l’intera giornata alla scoperta della Cairo Copta, dove la tradizione ricorda la sosta dellea Sacra famiglia durante il suo viaggio in Egitto. Visitiamo la Chiesa di San Sergios (Abu Serga), la piu’ antica e autentica dell’Egitto, che racchiude la grotta dove per 3 mesi si si rifugiò la famiglia di Nazareth: la chiesa Sospesa o appesa, che fu costruita nella fortezza romana di Babilonia, proprio in cima alla Porta dell’Acqua. Di altrettanto interesse la chiesa di santa Barbara, costruita a 1.42 metri sotto il suolo; la Chiesa della vergine Maria in Maadi sulla sponda orientale del Nilo, nello stesso luogo dove secondo la tradizione la Sacra Famiglia si imbarcò diretta a sud. Di fatto, il nome del Maadi in arabo significa “punto di attraversamento’ . La mattina prosegue con una veloce visita al Museo Copto.
Nel pomeriggio raggiungiamo La Cittadella del Cairo o di Saladino una fortificazione del Cairo, realizzata da Ṣalāḥ al-Dīn (Saladino) fra il 1176 e il 1183, come protezione contro i Crociati. L’efficacia della posizione della Cittadella è ulteriormente dimostrata dal fatto che essa è rimasta la sede principale del dominio britannico (1882-1946) prima e della monarchia egiziana poi fino alla metà del XX secolo. Passeggiando per la cittadella tra i molti monumenti visitiamo la Moschea di Muhammad Ali ispirata alla famosa moschea di Santa Sofia di Istanbul anche se di dimensioni minori. È conosciuta popolarmente come la moschea di alabastro, perché ha le pareti ricoperte da questo materiale, e per la sua torre dell’orologio che fu ceduto dal re Luigi Filippo di Francia nel 1836 in cambio dell’obelisco del tempio di Luxor; l’orologio si ruppe durante il trasporto in nave e non ha mai funzionato, mentre l’obelisco fa bella mostra in Piazza della Concordia a Parigi. Rientro in albergo.
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44° giorno
In mattinata finalmente ci rechiamo alla necropoli di Giza che insieme a Saqqara e Tebe, è il luogo di sepoltura più importante dell’Antico Egitto. Le prime sepolture avvennero qui tra la I e la III dinastia. Acquistò grande importanza durante la IV dinastia, quando i faraoni Cheope, Chefren e Mice-rino scelsero Giza come luogo per le loro piramidi. Qui furono sepolti, oltre ai faraoni, anche i loro familiari, funzionari e sacerdoti. La forma piramidale perfetta fu adottata dai costruttori egizi perché oltre al culto dei faraoni era praticato anche quello del Sole: gli spigoli della Piramide rappresentano i raggi solari che scendono sulla terra e la Piramide stessa la scala per salire al cielo. Successivamente, raggiungiamo l’area archeologica della Sfinge che raffigura una creatura mitologica con corpo di leone e testa d’uomo (nello specifico è detta anche androsfinge o sfinge andricefala) sdraiata. Sorge nella parte orientale del complesso ed è rivolta verso est; attualmente gli egittologi ritengono che il volto della Grande Sfinge sia quello di Chefren.
Nel pomeriggio visitiamo il Museo Egizio del Cairo, primo al mondo per costruzione e per importanza. Articolato su due livelli, contiene un numero incalcolabile (oltre 100.000!) di pregiatissimi esempi di arte egizia da tutte le epoche, dal predinastico al periodo greco-romano.
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55° giorno
In mattinata partiamo per la localtà del Wadi Natrum (antico deserto di Scete e Nitria), centro dell’antico monachesimo egiziano ove si ritirarono i santi dell’antica chiesa copta: San Macario il Grande, San Giovanni il Piccolo, S. Bishoi e visitato da famosi Santi tra i quali S. Rufino e Melania, S. Gerolamo e Paola.
In qesto luogo ha ripreso con grande slancio la vita dei grandi Padri sotto la guida di Abuna Matta El Meskin. Nel deserto visitiamo anche i resti dell’antica città santuario di Santa Mena, il martire più venerato in Egitto e il Monastero-Santuario in cui sono custodite le sue reliquie. Arriviamo in serata ad Alessandria, sistemazione in albergo, cena e pernottamento.
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66° giorno
Dopo la prima colazione iniziamo le visite della grande e bellissima città di Alessandria che è stata per secoli la capitale culturale del mondo antico. Oggi conta oltre tre milioni di abitanti e si estende lungo la sua baia per oltre 20 km.
Tra le visite imperdibili ricordiamo il Museo Greco-Romano, che custodisce una collezione di oltre 40.000 reperti, tra cui statue del periodo alessandrino, sarcofagi e mummie di epoca tolemaica, gioielli, stele, tessuti e stucchi copti. Visita alla Biblioteca Alessandrina la più grande e ricca biblio-teca del mondoantico ed uno dei principali poli culturali ellenistici. Andò distrut-ta nell’antichità, probabilmente più volte tra l’anno 48 a.C. e il 642 d.C. In suo ricordo è stata edificata, ed è in funzione dal 2002, la moderna Bibliotheca Alexandrina. Prima di rientrare al Cairo facciamo una visita alle catacombe di Kom es Shogafa del II sec. d.C. conservano pregevoli decorazioni con influssi egizi e greco-romani.
Alcune statue sono in stile egiziano, ma con abiti e acconciature romane e viceversa. In tempo utile rientro al Cairo, per la cena e il pernottamento.
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77° giorno
In mattinata partiamo per il monastero di Sant’Antonio fondatore del monachesimo, che qui morì nel lontano 356 dopo 44 anni di dimora ininterrotta. Questo è il più antico monastero/ convento d’Egitto, spettacolare e ricco di atmosfera. Visita a Koma (Qima-el-Arud), villaggio natale di Sant’Antonio ed alla località di Deir-Al-Muisnun in cui il Santo rimase per 25 anni in un sepolcro faraonico.
Pranzo al sacco e successiva visita al monastero di San Paolo del quinto secolo, eretto sopra la grotta dove san Paolo eremita visse per ottant’anni. Il monastero è costituito da tre diverse chiese, la più antica scavata nella grotta dove visse il santo e dove vengono conservati i suoi resti. Sistemazione in albergo sulla costa del Mar Rosso, in località Zaferana, cena e pernottamento.
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88° giorno
In mattinata IN tempo utile partiamo per il Cairo, ripercorrendo la costa del Mar Rosso, avendo sulla nostra destra la penisola del Sinai, ricca di memorie bibliche. Arrivo al Cairo e possibilità di passeggiare nelle stradine di Khān el-Khalilī, il suq più importante del Cairo, secondo mercato più grande del vicino Oriente dopo Istanbul, sorto nel 1382 quando un Emiro circasso fece costruire proprio qui un ampio caravanserraglio..
Dopo il pranzo raggiungiamo l’ aeroporto; disbrigo delle formalità d’imbarco e partenza per l’Italia.
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