Cena biblica
Il cibo come linguaggio di Dio
Venerdì 15 novembre una delegazione di FrateSole, insieme a fra Francesco Mazzon e fra Paolo Dozio, si è recata al Living Lab per partecipare all’evento “Conversation: il potere della Food Diplomacy e Cena Biblica”, un’inedita esperienza di dialogo e gastronomia tra storia, spiritualità e gusto curata da Don Andrea Ciucci, una delle nostre guide di Terra Santa.
Scopo della cena è stato ricordare come le relazioni umane avvengano da sempre soprattutto in relazione al cibo e al momento della sua condivisione in una famiglia o in gruppo o con un ospite. Le cose migliori e più importanti, Gesù le ha fatte e dette a tavola! Se c’è quindi una via particolarmente feconda e sorprendente per gustare qualcosa del regno di Dio è proprio quella del cibo, linguaggio concreto con cui Dio conduce il suo popolo nelle fatiche e nelle gioie della storia.
Dopo aver partecipato alla conferenza di don Andrea, è stata servita una cena con menu “biblico”:
- Schiacciatine di carne del profeta Elia
“«Vattene di qui, dirigiti verso oriente; nasconditi presso il torrente Cherit, che è a oriente del Giordano. Ivi berrai al torrente e i corvi per mio comando ti porteranno il tuo cibo» Egli eseguì l’ordine del Signore; andò a stabilirsi sul torrente Cherit, che è a oriente del Giordano. I corvi gli portavano pane al mattino e carne alla sera; egli beveva al torrente” (1Re 17, 2-6) - Yoghurt e zaatar (miscela di spezie originaria del Medio Oriente)
- Minestra di zucca del profeta Eliseo:
“Eliseo tornò in Gàlgala. Nella regione imperversava la carestia. Mentre i figli dei profeti stavano seduti davanti a lui, egli disse al suo servo: «Metti la pentola grande e cuoci una minestra per i figli dei profeti». Uno di essi andò in campagna per cogliere erbe selvatiche e trovò una specie di vite selvatica: da essa colse zucche agresti e se ne riempì il mantello. Ritornò e gettò i frutti a pezzi nella pentola della minestra, non sapendo cosa fossero. Si versò da mangiare agli uomini, che appena assaggiata la minestra gridarono: «Nella pentola c’è la morte, uomo di Dio!». Non ne potevano mangiare. Allora Eliseo ordinò: «Portatemi della farina». Versatala nella pentola, disse: «Danne da mangiare alla gente». Non c’era più nulla di cattivo nella pentola” (2Re 4, 38-41) - Stufato di vitello con panna e latte di Abramo:
“Il Signore apparve a lui (Abramo) alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all’ingresso della tenda nell’ora più calda del giorno. Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro dall’ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, dicendo: «Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo. Si vada a prendere un po’ d’acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l’albero. Andrò a prendere un boccone di pane e ristoratevi; dopo potrete proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo». Quelli dissero: «Fa’ pure come hai detto». Allora Abramo andò in fretta nella tenda, da Sara, e disse: «Presto, tre sea di fior di farina, impastala e fanne focacce». All’armento corse lui stesso, Abramo; prese un vitello tenero e buono e lo diede al servo, che si affrettò a prepararlo. Prese panna e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse loro. Così, mentre egli stava in piedi presso di loro sotto l’albero, quelli mangiarono” (Genesi 18,1-8). - Panna cotta “ai sette sapori” della Terra Promessa (grano, orzo, melograno, fichi, miele, olio, oliva)
“Osserva i comandi del Signore tuo Dio camminando nelle sue vie e temendolo; perché il Signore tuo Dio sta per farti entrare in un paese fertile: paese di torrenti, di fonti e di acque sotterranee che scaturiscono nella pianura e sulla montagna; paese di frumento, di orzo, di viti, di fichi e di melograni; paese di ulivi, di olio e di miele; paese dove non mangerai con scarsità il pane, dove non ti mancherà nulla; paese dove le pietre sono ferro e dai cui monti scaverai il rame. Mangerai dunque a sazietà e benedirai il Signore Dio tuo a causa del paese fertile che ti avrà dato” (Dt 8, 6-10)
L’evento è stato organizzato dall’Istituto di Scienze religiose SS. Vitale e Agricola di Bologna e dalla Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna, in collaborazione con Future Food Institute, per raccontare il ruolo simbolico, tecnologico e politico del cibo e dei sistemi alimentari nel mondo attuale.
Il ricavato della cena è stato interamente devoluto al progetto “Le Pappe di Pippo” presso la Famiglia della Gioia, progetto della Diocesi di Bologna presso il Seminario Arcivescovile di Bologna.