Cosa non potete perdervi durante un viaggio in Turchia
La nostra selezione di luoghi imperdibili
Turchia: una terra sospesa tra Europa e Asia, culla di antiche civiltà, un territorio immenso, capace di riservare incredibili sorprese. C’è solo l’imbarazzo della scelta nel “cosa vedere”, ma proviamo a fare un riassunto di ciò che ci ha colpito di più durante i nostri viaggi e accompagnamenti in Turchia.
ISTANBUL
È davvero scontato dire “bisogna visitare Istanbul”: ma come sarebbe possibile non dirlo?
L’antica Costantinopoli, o Bisanzio, è probabilmente una delle città più belle e affascinanti da visitare sull’intero pianeta. Un luogo dove modernità e tradizione passeggiano sui marciapiedi l’una accanto all’altra, e mentre la prima corre veloce sul filo dei social, dei locali alla moda e delle abitudini “occidentali”, l’altra cammina con calma seguendo il ritmo dettato dal Corano, dagli abiti tradizionali e dal profumo di spezie dei Bazaar. Impossibile elencare tutte le cose da visitare, ma provate a non perdere: il quartiere di Faith, il quartiere “conservatore” di Istanbul, dove passeggiare nella storia tra antiche case ottomane, fermandosi a mangiare nei numerosi ristoranti di cucina etnica; a Beyoglu invece, troverete l’anima cosmopolita della città, tra la nota piazza Taksim e la Torre di Galata. Ovviamente è d’obbligo la visita al quartiere più turistico della città, Sultanhamet, dove ammirare i principali monumenti di Istanbul: Ippodromo, Santa Sofia, Palazzo Topkaki, le Cisterne, San Salvatore Chora… e così via fino a perdersi nella bellezza mediorientale di questa antichissima città!
Tra una visita e l’altra dovete fermarvi in una delle tante taverne, per assaggiare la tipica colazione turca, gli antipasti di cozze e il più che noto e famoso kebab turco. Il tutto annaffiato di raki, bevanda locale aromatizzata all’anice e menta.
NATURA
Se cercate la natura, la Turchia non vi deluderà: solo qui potrete trovare le caratteristiche uniche della Cappadocia: è il cuore dell’Anatolia, terra dalla storia millenaria, culla di tutte le civiltà, una terra dove rivivere l’intera storia del genere umano. Con una escursione in mongolfiera, sarà possibile all’alba ammirare dall’alto la Valle di Goreme, dove sulle solitarie pianure si stagliano i camini delle fate, rocce di tufo calcaree, dalle forme che sembrano uscite dalla fantasia di uno scultore. Alcune di queste formazioni rocciose furono adibite a rifugi, abitazioni e chiese, di cui si possono ammirare ancora gli affreschi interni.
Merita un viaggio anche la sorgente termale di Pamukkale, già nota nell’antichità, tant’è che sorge a lato dei resti della città greco-romana di Hierapoli. Qui si trova una delle leggendarie “porte degli inferi”, cancello dell’aldilà per le popolazioni antiche. Sarà sicuramente per gli effluvi di anidride carbonica che ricordano un po’ gli inferi e alimentano le calde acque termali che sgorgano dalle rocce calcaree, formando candide e luminose vasche che degradano lungo il lato della collina: sarà fantastico immergervi i piedi stanchi dopo aver camminato a lungo tra gli innumerevoli siti archeologici, che si susseguono in linea retta tra la costa dell’Egeo e la Cappadocia!
ARCHEOLOGIA E ANTICHITA’
Se vi piacciono gli anfiteatri, i templi e i colonnati con fregi di vari ordini, in Turchia troverete pane per i vostri denti e non saprete letteralmente da che parte cominciare per visitarli tutti! Pergamo, Sardi, Efeso, Mileto, Laodicea, Perge, Afrodisia, un susseguirsi di antiche e gloriose città dell’Asia Minore, un tempo ricchi centri commerciali e culturali, sedi di oracoli Famosi, luoghi nevralgici delle vie carovaniere, testimoni della fondazione delle primissime comunità cristiane. Sono tutti ricchi di storia e fregi imperdibili, ma segnaliamo per magnificenza il sito di Efeso, con l’iconica Biblioteca di Celso, gli incredibili mosaici delle ville romane e l’enorme anfiteatro, dove tutt’oggi suonano artisti del calibro di Elton John: qui possono sedersi 24 mila persone, che godranno di un’acustica ancora oggi perfetta. Se capitate sulla costa Egea sopra a Izmir, anche se un po’ fuori mano, vale la pena affacciarsi sul mare dai resti dell’Acropoli di Pergamo, o discendere i gradoni quasi verticali dell’incredibile teatro che degrada verso la pianura. La visita al famosissimo altare di Pergamo – una delle sette meraviglie del mondo antico – varrà il successivo viaggio a Berlino! Infine, ci piace ricordare il mastodontico tempio di Apollo a Didima: i resti delle enormi colonne e gradoni rendono bene l’importanza dell’oracolo che lo abitava e che riceveva migliaia di pellegrini ogni anno!
Altri due siti da non perdere, che non hanno stavolta a che vedere con l’epoca classica, sono Hattusa e Nemrut. Per vedere Hattusa e il celebre Museo delle Civiltà Anatoliche, dovrete volare sino ad Ankara. Nel Museo potrete passeggiare attraverso 10 mila anni di storia dell’Anatolia e dell’umanità. Spostandovi poi verso est rispetto ad Ankara potrete visitare i resti della città “maledetta” di Hattusa, rasa al suolo, reinsediata e resa grande dal misterioso popolo degli Ittiti. Se poi avete guardato la serie Netflix “The Gift”, sarete già rimasti affascinati dalla sacralità e imponenza delle enormi teste di re e divinità sparse tra la cima e la base del monte Nemrut, che adornano la tomba del re seleucide Antioco I: un paesaggio surreale e incantato che non potete perdervi!