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Guest Book
Pubblichiamo di seguito i commenti dei nostri viaggiatori.
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P
Paolo e Raffaella
Pellegrinaggio in Terra Santa
10 - 17 maggio 2014
Il viaggio pellegrinaggio ha avuto da parte mia e mia moglie piena soddisfazione. Abbiamo imparato moltissimo soprattutto per merito di Don Ratislav Dvorovy che ci ha fornito spunti per ulteriori approfondimenti per la nostra fede.
Grazie di tutto e arrivederci al prossimo viaggio.
Paolo e RaffaellaIl viaggio pellegrinaggio ha avuto da parte mia e mia moglie piena soddisfazione. Abbiamo imparato moltissimo soprattutto per merito di Don Ratislav Dvorovy che ci ha fornito spunti per ulteriori approfondimenti per la nostra fede.
Grazie di tutto e arrivederci al prossimo viaggio.
Paolo e Raffaella -
G
Gabriella
Pellegrinaggio in Terra Santa
10 - 17 maggio 2014
Desidero confermarle che il pellegrinaggio è andato benissimo, un grazie sentito a tutta l’organizzazione. Un particolare ringraziamento a Don Dvorovy che con le sue parole, competenti e piene di entusiasmo, mi ha profondamente commosso.
Saluti cordiali a tutti
GabriellaDesidero confermarle che il pellegrinaggio è andato benissimo, un grazie sentito a tutta l’organizzazione. Un particolare ringraziamento a Don Dvorovy che con le sue parole, competenti e piene di entusiasmo, mi ha profondamente commosso.
Saluti cordiali a tutti
Gabriella -
E
Emanuela e Vincenzo
Pellegrinaggio in Terra Santa
10 - 17 maggio 2014
La nostra esperienza (parlo anche a nome di mio marito Vincenzo) del pellegrinaggio in Terra Santa, svoltosi nella settimana dal 10 al 17 maggio scorso, è stata veramente entusiasmante!!!
L’organizzazione logistica del viaggio si è rivelata perfetta, sia per la sequenza cronologica che ha ripercorso le tappe della vita di Gesù, sia per l’accoglienza ricevuta nelle Case Nove gestite da personale estremamente gentile e disponibile.
Ma l’incontro più “esaltante” è stato quello con Don Crescenzio (più correttamente Ratislav, detto “Rusty”) che ci ha condotti con tanto “pathos” sui sentieri della conoscenza biblica e soprattutto dell’amore di Dio per l’umanità intera.
Don Crescenzio è stata la guida spirituale che avevo sempre sperato di incontrare e che mi ha aiutato a riflettere su questioni religiose e dubbi che non ero riuscita ancora ad affrontare e a risolvere. Prezioso è stato il suo sostegno teologico durante le giornate trascorse insieme al nostro gruppo e soprattutto nel corso delle conferenze che ha tenuto la sera, nonostante fossimo tutti piuttosto stanchi…
Ringrazio i miei compagni di viaggio con i quali ho condiviso questo “sogno”, che intendevo realizzare da tempo, soprattutto per l’armonia e la gioia che hanno caratterizzato i nostri continui spostamenti e i momenti comuni di preghiera.
Un abbraccio speciale a Luigino che ha dimostrato di essere il più infaticabile di tutti noi, nonostante le sue personali difficoltà.
Sarebbe incredibilmente bello se si potesse ripetere tutti insieme quest’esperienza, magari con un nuovo itinerario…
Mandiamo a chiunque leggerà questo messaggio tutto il nostro affetto,
Emanuela e VincenzoLa nostra esperienza (parlo anche a nome di mio marito Vincenzo) del pellegrinaggio in Terra Santa, svoltosi nella settimana dal 10 al 17 maggio scorso, è stata veramente entusiasmante!!!
L’organizzazione logistica del viaggio si è rivelata perfetta, sia per la sequenza cronologica che ha ripercorso le tappe della vita di Gesù, sia per l’accoglienza ricevuta nelle Case Nove gestite da personale estremamente gentile e disponibile.
Ma l’incontro più “esaltante” è stato quello con Don Crescenzio (più correttamente Ratislav, detto “Rusty”) che ci ha condotti con tanto “pathos” sui sentieri della conoscenza biblica e soprattutto dell’amore di Dio per l’umanità intera.
Don Crescenzio è stata la guida spirituale che avevo sempre sperato di incontrare e che mi ha aiutato a riflettere su questioni religiose e dubbi che non ero riuscita ancora ad affrontare e a risolvere. Prezioso è stato il suo sostegno teologico durante le giornate trascorse insieme al nostro gruppo e soprattutto nel corso delle conferenze che ha tenuto la sera, nonostante fossimo tutti piuttosto stanchi…
Ringrazio i miei compagni di viaggio con i quali ho condiviso questo “sogno”, che intendevo realizzare da tempo, soprattutto per l’armonia e la gioia che hanno caratterizzato i nostri continui spostamenti e i momenti comuni di preghiera.
Un abbraccio speciale a Luigino che ha dimostrato di essere il più infaticabile di tutti noi, nonostante le sue personali difficoltà.
Sarebbe incredibilmente bello se si potesse ripetere tutti insieme quest’esperienza, magari con un nuovo itinerario…
Mandiamo a chiunque leggerà questo messaggio tutto il nostro affetto,
Emanuela e Vincenzo -
G
Giovanna
Pellegrinaggio in Terra Santa
17 - 22 aprile 2014
Grazie per la bellissima esperienza che mi avete fatto fare. Organizzazione perfetta ero un po’ preoccupata alla partenza, la prima volta che partivo sola senza conoscere persone, ma le cose sono andate benissimo.
Speriamo presto di risentirci per un nuovo pellegrinaggio.
Buona Serata
GiovannaGrazie per la bellissima esperienza che mi avete fatto fare. Organizzazione perfetta ero un po’ preoccupata alla partenza, la prima volta che partivo sola senza conoscere persone, ma le cose sono andate benissimo.
Speriamo presto di risentirci per un nuovo pellegrinaggio.
Buona Serata
Giovanna -
L
Lorenzo
In Pellegrinaggio con padre Ratislav Dvorovy (Crescenzio)
17 - 22 aprile 2014
Tornati dal viaggio in terra santa il 17/5/2014, entusiasti di un viaggio emozionante in una terra contrastata e piena di contraddizioni, ringrazio pubblicamente Fratesole, per l’organizzazione e la puntualità con cui si è svolto l’itinerario del viaggio, ma soprattutto volevo ringraziare la guida Padre Crescenzio, per l’entusiasmo la gioia che ci ha trasmesso lungo il viaggio, grande preparazione storico biblica ma soprattutto ha saputo toccare le corde della nostra spiritualità con tatto coinvolgendo tutti, anche i più refrattari al messaggio di fede, dimostrazione viva di una Chiesa in cammino verso un rinnovamento ed una maggiore vicinanza ai bisogni dei cristiani esattamente il messaggio che volevo portare a casa al rientro, come ricordo di una settimana intensa ed affascinante
un saluto
Lorenzo
Tornati dal viaggio in terra santa il 17/5/2014, entusiasti di un viaggio emozionante in una terra contrastata e piena di contraddizioni, ringrazio pubblicamente Fratesole, per l’organizzazione e la puntualità con cui si è svolto l’itinerario del viaggio, ma soprattutto volevo ringraziare la guida Padre Crescenzio, per l’entusiasmo la gioia che ci ha trasmesso lungo il viaggio, grande preparazione storico biblica ma soprattutto ha saputo toccare le corde della nostra spiritualità con tatto coinvolgendo tutti, anche i più refrattari al messaggio di fede, dimostrazione viva di una Chiesa in cammino verso un rinnovamento ed una maggiore vicinanza ai bisogni dei cristiani esattamente il messaggio che volevo portare a casa al rientro, come ricordo di una settimana intensa ed affascinante
un saluto
Lorenzo
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P
Paola
Pellegrinaggio di Pasqua in Terra Santa
17 - 22 aprile 2014
E’ terminato, con molto rimpianto, il pellegrinaggio in Terra Santa. Ringrazio per l’ottima organizzazione e, soprattutto, per la splendida persona, don Ratislav Dvorovy, guida eccezionale, che mi ha arricchita nella fede e nella conoscenza dei testi sacri.
Sono partita con molti dubbi, sono tornata serena e disponibile verso gli altri. Grazie, grazie di cuore a tutti voi.
PaolaE’ terminato, con molto rimpianto, il pellegrinaggio in Terra Santa. Ringrazio per l’ottima organizzazione e, soprattutto, per la splendida persona, don Ratislav Dvorovy, guida eccezionale, che mi ha arricchita nella fede e nella conoscenza dei testi sacri.
Sono partita con molti dubbi, sono tornata serena e disponibile verso gli altri. Grazie, grazie di cuore a tutti voi.
Paola -
E
Enzo
Pellegrinaggio in Terra Santa
20 - 27 aprile 2014
Cari amici
dal 20 al 27 aprile io e la mia famiglia abbiamo partecipato con tutti voi al Pellegrinaggio in Terrasanta accompagnati e guidati da Padre Francesco Ielpo e volevo condividere con voi alcune riflessioni. Padre Francesco è stata per noi una guida splendida che ha saputo, con elevata competenza e sensibilità, farci vedere e capire quello che da soli non avremmo ne visto ne capito, sia in termini archeologici che spirituali. Alternare con semplicità dati storici, brani evangelici e riflessioni che centrano con la tua umanità non è da tutti. Con lui abbiamo vissuto e capito anche la dimensione del Pellegrinaggio, ci ha fatto comprendere che essere Pellegrino è una cosa diversa da essere turista.Cosa portiamo a casa da questi otto giorni è difficile dirlo adesso. E’ un qualche cosa che magari crescerà nel tempo dentro di noi, ma che per me è molto simile a quella cosa che prende il nome di Gratitudine. Per tutto.
Un abbraccio e un grazie a tutti voi
EnzoCari amici
dal 20 al 27 aprile io e la mia famiglia abbiamo partecipato con tutti voi al Pellegrinaggio in Terrasanta accompagnati e guidati da Padre Francesco Ielpo e volevo condividere con voi alcune riflessioni. Padre Francesco è stata per noi una guida splendida che ha saputo, con elevata competenza e sensibilità, farci vedere e capire quello che da soli non avremmo ne visto ne capito, sia in termini archeologici che spirituali. Alternare con semplicità dati storici, brani evangelici e riflessioni che centrano con la tua umanità non è da tutti. Con lui abbiamo vissuto e capito anche la dimensione del Pellegrinaggio, ci ha fatto comprendere che essere Pellegrino è una cosa diversa da essere turista.Cosa portiamo a casa da questi otto giorni è difficile dirlo adesso. E’ un qualche cosa che magari crescerà nel tempo dentro di noi, ma che per me è molto simile a quella cosa che prende il nome di Gratitudine. Per tutto.
Un abbraccio e un grazie a tutti voi
Enzo -
M
Marco e Maria Giulia
Pellegrinaggio in Terra Santa
20 - 27 aprile 2014
Ciao padre Francesco vogliamo ancora ringraziarti per il pellegrinaggio che abbiamo fatto, è stata un’esperienza stupenda, e per la preziosa guida spirituale che sei stato.
Marco e MariagiuliaCiao padre Francesco vogliamo ancora ringraziarti per il pellegrinaggio che abbiamo fatto, è stata un’esperienza stupenda, e per la preziosa guida spirituale che sei stato.
Marco e Mariagiulia -
C
Chiara
Pellegrinaggio in Terra Santa
20 - 27 aprile 2014
Volevo condividere con voi i pensieri e le emozioni che ho ancora dentro al ritorno da questo pellegrinaggio che si è rilevato essere molto al di sopra di ogni aspettativa. Se così è stato, il merito è soprattutto di padre Francesco che sa essere presente senza essere mai invadente, attento e preciso senza essere mai pedante, diretto ed incisivo, senza essere inopportuno, profondo e saggio, senza essere mai presuntuoso. Tutto quello che ci ha raccontato, è stato per me fonte di ispirazione, in ogni riferimento o frase trovavo lo spunto per riflettere e capire forse delle cose che sino ad allora mi erano sembrate oscure o prive di senso. Parlando della Terra Santa, I luoghi visitati, secondo me, “trasudano” Gesù da tutti i pori, anche se sono pietre e le pietre non trasudano, ma quello che ho sentito sempre in questa settimana era questo, la presenza di Gesù costante, come un amico, come un padre, come un fratello, che camminava al nostro fianco e ci diceva di stare con lui e di non aver paura! Mi ha colpito quando tu ha detto che la sfida per noi non era tanto venire in pellegrinaggio, ma portare nella nostra quotidianità Gesù e i suoi insegnamenti! Sto cercando di cogliere questa sfida, provando intanto a sentire Gesù sempre dentro di me e trovando in lui la forza di affrontare la vita di ogni giorno che per noi non è proprio facile! Ma d’altro canto, come gli apostoli possiamo solo dire “Gesù, dove andremo senza di te , solo tu hai parole di vita eterna”!
Ho ringraziato tanto il Signore arrivata a casa dall’aeroporto, perché siamo riuscite a portare a termine positivamente, senza intoppi ed anche così proficuamente questo viaggio, cosa che per noi tre non era così scontata! Siamo felici e speriamo di portare questa felicità nel cuore per molto tempo!
Chiara
Volevo condividere con voi i pensieri e le emozioni che ho ancora dentro al ritorno da questo pellegrinaggio che si è rilevato essere molto al di sopra di ogni aspettativa. Se così è stato, il merito è soprattutto di padre Francesco che sa essere presente senza essere mai invadente, attento e preciso senza essere mai pedante, diretto ed incisivo, senza essere inopportuno, profondo e saggio, senza essere mai presuntuoso. Tutto quello che ci ha raccontato, è stato per me fonte di ispirazione, in ogni riferimento o frase trovavo lo spunto per riflettere e capire forse delle cose che sino ad allora mi erano sembrate oscure o prive di senso. Parlando della Terra Santa, I luoghi visitati, secondo me, “trasudano” Gesù da tutti i pori, anche se sono pietre e le pietre non trasudano, ma quello che ho sentito sempre in questa settimana era questo, la presenza di Gesù costante, come un amico, come un padre, come un fratello, che camminava al nostro fianco e ci diceva di stare con lui e di non aver paura! Mi ha colpito quando tu ha detto che la sfida per noi non era tanto venire in pellegrinaggio, ma portare nella nostra quotidianità Gesù e i suoi insegnamenti! Sto cercando di cogliere questa sfida, provando intanto a sentire Gesù sempre dentro di me e trovando in lui la forza di affrontare la vita di ogni giorno che per noi non è proprio facile! Ma d’altro canto, come gli apostoli possiamo solo dire “Gesù, dove andremo senza di te , solo tu hai parole di vita eterna”!
Ho ringraziato tanto il Signore arrivata a casa dall’aeroporto, perché siamo riuscite a portare a termine positivamente, senza intoppi ed anche così proficuamente questo viaggio, cosa che per noi tre non era così scontata! Siamo felici e speriamo di portare questa felicità nel cuore per molto tempo!
Chiara
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F
Fabrizio
Pellegrinaggio in Terra Santa con il Commissario di Terra Santa
20 - 27 aprile 2014
Sono venuto in Terra Santa perché ci teneva tanto mia moglie e perché c’eri tu. Quindi inizio subito a ringraziare entrambi per questi giorni che abbiamo passato insieme. Da parte mia è stato sufficiente seguire ogni tua proposta e ascoltare quello che dicevi. È stato sufficiente ma non scontato perché, come sai, sono abbastanza insofferente a gesti “prolungatamente pii” (quando al 56esimo minuto della messa domenicale il prete sta ancora spiegando il terzo dei sette avvisi già scritti sul foglietto, avrei da confessare pensieri, parole …). Invece, per una settimana, non mi sono mai pesate le visite ai luoghi sacri, le preghiere, le processioni e le messe (che comunque non hanno mai superato i 30 minuti = quindi è possibile!). Ma perché è stato così per me? Perché hai sempre evidenziato che tutto -tutto- era evidentemente un richiamo concreto al significato del gesto che stavo facendo. Bastava guardare e ascoltare per percepire che il significato ultimo coincide con la verità che è sempre più forte della mia distrazione, della mia incoerenza, …di tutto. L’essere tutti pellegrini, ognuno con la propria storia, ma tutti a guardare dalla stessa parte, ha permesso che la diversità delle persone del nostro gruppo non fosse mai percepita come ostacolo; infatti sono nate nuove amicizie e abbiamo passato non rari momenti di allegria. Ringrazio quindi chi mi è stato testimone con la propria sensibilità, ma con lo stesso mio desiderio. E adesso che sono tornato a casa? È tutto chiaro? Non mi arrabbierò più con mia moglie? Avrò una risposta per tutti i problemi? Non sarò più triste? No. Non so se uso il termine corretto, ma devo dire che mi sento “confermato” nella fede in Gesù di Nazareth (ho visto la casa di Maria dove si è incarnato), nato a Betlemme (ho visto la grotta), vissuto in Palestina (ho visto Cafarnao, il lago di Tiberiade, Canaa, Gerico, …), morto e risorto (a Gerusalemme ho visto il buco dove è stata infilata la sua croce, la sua tomba, il cenacolo e Emmaus) per me. Questo “per me” non è poco!
E adesso un po’ di marketing. Per le ragioni di cui sopra, sono convinto che un pellegrinaggio in Terra Santa ha senso solo se fatto o come turisti in crociera che aggiungono una breve pausa pittorescultural-spirituale al loro viaggio, o come pellegrini accompagnati da un francescano … e noi non avevamo un francescano, avevamo il Commissario … Grazie ancora amico!
FabrizioSono venuto in Terra Santa perché ci teneva tanto mia moglie e perché c’eri tu. Quindi inizio subito a ringraziare entrambi per questi giorni che abbiamo passato insieme. Da parte mia è stato sufficiente seguire ogni tua proposta e ascoltare quello che dicevi. È stato sufficiente ma non scontato perché, come sai, sono abbastanza insofferente a gesti “prolungatamente pii” (quando al 56esimo minuto della messa domenicale il prete sta ancora spiegando il terzo dei sette avvisi già scritti sul foglietto, avrei da confessare pensieri, parole …). Invece, per una settimana, non mi sono mai pesate le visite ai luoghi sacri, le preghiere, le processioni e le messe (che comunque non hanno mai superato i 30 minuti = quindi è possibile!). Ma perché è stato così per me? Perché hai sempre evidenziato che tutto -tutto- era evidentemente un richiamo concreto al significato del gesto che stavo facendo. Bastava guardare e ascoltare per percepire che il significato ultimo coincide con la verità che è sempre più forte della mia distrazione, della mia incoerenza, …di tutto. L’essere tutti pellegrini, ognuno con la propria storia, ma tutti a guardare dalla stessa parte, ha permesso che la diversità delle persone del nostro gruppo non fosse mai percepita come ostacolo; infatti sono nate nuove amicizie e abbiamo passato non rari momenti di allegria. Ringrazio quindi chi mi è stato testimone con la propria sensibilità, ma con lo stesso mio desiderio. E adesso che sono tornato a casa? È tutto chiaro? Non mi arrabbierò più con mia moglie? Avrò una risposta per tutti i problemi? Non sarò più triste? No. Non so se uso il termine corretto, ma devo dire che mi sento “confermato” nella fede in Gesù di Nazareth (ho visto la casa di Maria dove si è incarnato), nato a Betlemme (ho visto la grotta), vissuto in Palestina (ho visto Cafarnao, il lago di Tiberiade, Canaa, Gerico, …), morto e risorto (a Gerusalemme ho visto il buco dove è stata infilata la sua croce, la sua tomba, il cenacolo e Emmaus) per me. Questo “per me” non è poco!
E adesso un po’ di marketing. Per le ragioni di cui sopra, sono convinto che un pellegrinaggio in Terra Santa ha senso solo se fatto o come turisti in crociera che aggiungono una breve pausa pittorescultural-spirituale al loro viaggio, o come pellegrini accompagnati da un francescano … e noi non avevamo un francescano, avevamo il Commissario … Grazie ancora amico!
Fabrizio -
F
Francesco
Pellegrinaggio in Terra Santa
20 - 27 aprile 2014
Siamo andati in terra santa con in testa l’idea di tornare in Galilea. Io non sono mai andato in Galilea ma questo viaggio ha rappresentato per me un ritorno, un ritorno alle origini della mia esperienza cristiana, un ritorno a quella che è la nostra ragione ultima, il nostro destino inteso come destinazione di sempre, di oggi. Siamo tornati in Galilea, abbiamo scoperto un mondo che nelle sue contraddizioni ci ha stupito, ci lasciato aperte forse tante perplessità, ma certamente ci ha messo di fronte il fatto che se noi oggi possiamo vedere, toccare, verificare le memorie della nostre radici, tutto questo e’ grazie al sacrificio di tanti e principalmente i frati minori che custodiscono i luoghi con forte passione e sicuramente anche tanta fatica nonostante riescano a non metterla mai in evidenza. Noi oggi abbiamo visto e toccato grazie a loro. Noi oggi siamo tornati spero un po’ diversi da una settimana fa, abbiamo vissuto l’intero periodo di Pasqua nei luoghi di Gesù, abbiamo visto e udito, abbiamo avuto modo di rinnovare la nostra fede, di accrescere la nostra esperienza.
Poi starà a noi non perdere questa opportunità e quindi cambiare e quindi crescere. Chi ci ha guidato ci ha dato il giusto senso di questo cammino nella storia, nell’architettura, nel contesto politico delle varie epoche, ma soprattutto nella fede. Ci ha aperto tante porte che normalmente sono chiuse facendoci visitare luoghi particolari per poter vivere con maggiore intensità e coinvolgimento il cammino di fede. Ma oltre alle porte ci ha aiutato ad aprire gli occhi non solo sui luoghi santi ma, attraverso quelli e le meditazioni sulle letture ascoltate e nelle omelie delle sante messe, ci ha aiutato ad aprire gli occhi e il cuore dentro noi stessi e verso gli altri.
Siamo tornati in Galilea e dopo sette giorni di cammino abbiamo rivissuto l’esperienza del “si” di Maria che tutto ha cambiato e che ha permesso che tutto questo accadesse. Al che io vorrei dire il mio “si” ma non sono certo di riuscirci. Comunque ci provo. Provo ad alzarmi ed andare verso quella stella così come ci insegnano i pastori. Grazie per averci dato questa possibilità, per averci indicato la strada, per averci fatto meditare sulla nostra esperienza.
Grazie
FrancescoSiamo andati in terra santa con in testa l’idea di tornare in Galilea. Io non sono mai andato in Galilea ma questo viaggio ha rappresentato per me un ritorno, un ritorno alle origini della mia esperienza cristiana, un ritorno a quella che è la nostra ragione ultima, il nostro destino inteso come destinazione di sempre, di oggi. Siamo tornati in Galilea, abbiamo scoperto un mondo che nelle sue contraddizioni ci ha stupito, ci lasciato aperte forse tante perplessità, ma certamente ci ha messo di fronte il fatto che se noi oggi possiamo vedere, toccare, verificare le memorie della nostre radici, tutto questo e’ grazie al sacrificio di tanti e principalmente i frati minori che custodiscono i luoghi con forte passione e sicuramente anche tanta fatica nonostante riescano a non metterla mai in evidenza. Noi oggi abbiamo visto e toccato grazie a loro. Noi oggi siamo tornati spero un po’ diversi da una settimana fa, abbiamo vissuto l’intero periodo di Pasqua nei luoghi di Gesù, abbiamo visto e udito, abbiamo avuto modo di rinnovare la nostra fede, di accrescere la nostra esperienza.
Poi starà a noi non perdere questa opportunità e quindi cambiare e quindi crescere. Chi ci ha guidato ci ha dato il giusto senso di questo cammino nella storia, nell’architettura, nel contesto politico delle varie epoche, ma soprattutto nella fede. Ci ha aperto tante porte che normalmente sono chiuse facendoci visitare luoghi particolari per poter vivere con maggiore intensità e coinvolgimento il cammino di fede. Ma oltre alle porte ci ha aiutato ad aprire gli occhi non solo sui luoghi santi ma, attraverso quelli e le meditazioni sulle letture ascoltate e nelle omelie delle sante messe, ci ha aiutato ad aprire gli occhi e il cuore dentro noi stessi e verso gli altri.
Siamo tornati in Galilea e dopo sette giorni di cammino abbiamo rivissuto l’esperienza del “si” di Maria che tutto ha cambiato e che ha permesso che tutto questo accadesse. Al che io vorrei dire il mio “si” ma non sono certo di riuscirci. Comunque ci provo. Provo ad alzarmi ed andare verso quella stella così come ci insegnano i pastori. Grazie per averci dato questa possibilità, per averci indicato la strada, per averci fatto meditare sulla nostra esperienza.
Grazie
Francesco -
E
Emanuela
Pellegrinaggio in Terra Santa con padre Francesco Ielpo
20 - 27 aprile 2014
Grazie a padre Francesco perché ha reso ogni singolo momento di questo viaggio significativo. Significativo per me, proprio per me così come sono, un po’ insofferente alla fatica senza senso, camminare per ore andando su e giù per Gerusalemme, salire in cima ad una collina per guardare il deserto, camminare in mezzo alle rovine di Qumran con 40 gradi di caldo, attraversare il Suck – per me claustrofobica- hanno avuto la stessa identica bellezza dell’assaporare la messa cantata ad Emmaus, del guardare il dolce paesaggio di Galilea, perché tutto era investito di senso, di amore al particolare. Da te, caro Padre ho imparato che tutto e tutti meritano di essere valorizzati-mi hai persino fatta ritornare a cantare, io che da anni mi rifiutavo, temendo di non esserne più
all’altezza…di cosa poi? Grazie a mio marito Alberto, che così scettico prima della partenza, dopo circa cinque anni di tentativi per convincerlo, si è lasciato coinvolgere ed ha condiviso con me questa grande esperienza, che ha coinciso con il nostro trentesimo di matrimonio- nessuna celebrazione o festa avrebbe potuto essere più intensa! Grazie a voi cari amici, il pellegrinaggio non sarebbe stato lo stesso senza il vostro entusiasmo, la voglia di stare insieme obbedendo alle indicazioni date, l’allegria ridanciana di certi momenti….non scorderò mai il pranzo ad Emmaus, riso e pollo senza posate era ancora più buono! Grazie a Dio che ha reso possibile tutto ciò nel mio cammino di fede, sono più certa e più felice. Persino i miei colleghi a scuola e i miei studenti se ne sono accorti e non hanno fatto che chiedermi come era andata in terra santa, ascoltando i miei racconti..-vedere i miei studenti stupiti e attenti è stato un altro dono, che mi ha ricordato che uno ascolta se ciò che si dice è per lui significativo-.E qui inizia il bello, perché ciò che abbiamo vissuto non può e non deve restare solo per noi, come diceva quella vecchia e non bellissima canzone cantata tornando dal monte Tabor :”Il vostro posto è là…là in mezzo a loro, l’amore che vi ho dato portatelo nel mondo…” Io sono pronta.
Un abbraccio a tutti
EmanuelaGrazie a padre Francesco perché ha reso ogni singolo momento di questo viaggio significativo. Significativo per me, proprio per me così come sono, un po’ insofferente alla fatica senza senso, camminare per ore andando su e giù per Gerusalemme, salire in cima ad una collina per guardare il deserto, camminare in mezzo alle rovine di Qumran con 40 gradi di caldo, attraversare il Suck – per me claustrofobica- hanno avuto la stessa identica bellezza dell’assaporare la messa cantata ad Emmaus, del guardare il dolce paesaggio di Galilea, perché tutto era investito di senso, di amore al particolare. Da te, caro Padre ho imparato che tutto e tutti meritano di essere valorizzati-mi hai persino fatta ritornare a cantare, io che da anni mi rifiutavo, temendo di non esserne più
all’altezza…di cosa poi? Grazie a mio marito Alberto, che così scettico prima della partenza, dopo circa cinque anni di tentativi per convincerlo, si è lasciato coinvolgere ed ha condiviso con me questa grande esperienza, che ha coinciso con il nostro trentesimo di matrimonio- nessuna celebrazione o festa avrebbe potuto essere più intensa! Grazie a voi cari amici, il pellegrinaggio non sarebbe stato lo stesso senza il vostro entusiasmo, la voglia di stare insieme obbedendo alle indicazioni date, l’allegria ridanciana di certi momenti….non scorderò mai il pranzo ad Emmaus, riso e pollo senza posate era ancora più buono! Grazie a Dio che ha reso possibile tutto ciò nel mio cammino di fede, sono più certa e più felice. Persino i miei colleghi a scuola e i miei studenti se ne sono accorti e non hanno fatto che chiedermi come era andata in terra santa, ascoltando i miei racconti..-vedere i miei studenti stupiti e attenti è stato un altro dono, che mi ha ricordato che uno ascolta se ciò che si dice è per lui significativo-.E qui inizia il bello, perché ciò che abbiamo vissuto non può e non deve restare solo per noi, come diceva quella vecchia e non bellissima canzone cantata tornando dal monte Tabor :”Il vostro posto è là…là in mezzo a loro, l’amore che vi ho dato portatelo nel mondo…” Io sono pronta.
Un abbraccio a tutti
Emanuela