Pellegrinaggio in Terrasanta 2015 con padre Cristian Vacaru
Il racconto di due pellegrini
Carissima Piera,
ancora grazie di tutto… è stato un bellissimo pellegrinaggio e abbiamo cercato di raccontarlo nelle “poche righe” allegate…
se ritieni, puoi accorciare il racconto… a te la “forbice”, sai siamo un po’ prolissi e non riusciamo a raccontare una bellissima esperienza con poche parole….
Un carissimo saluto a voi di Fratesole e continuate a seguire i pellegrini come fate da sempre…
Vi riportiamo i più vivi apprezzamenti per tutta l’organizzazione, impeccabile sotto tutti i punti di vista! Complimenti a voi da parte di tutto il gruppo!!!
Allego anche alcune foto che potrebbero accompagnare quanto sotto riportato… almeno, speriamo!
Eccoci qua reduci da un pellegrinaggio formidabile… seguitissimo da tutto il gruppo!
Ricordi speciali, forti, emozionanti…
… già dalla partenza lo scorso 8 agosto da Linate… un pulmino e una macchina scaricano insieme 12 persone con valigie al seguito… e poi l’abbraccio e il benvenuto a Padre Mathieu!
Pronti via, alle sei del mattino check in e volo Milano-Roma con possibilità di riprendere un po’ di sonno perso!
A Fiumicino seguiamo assonnati l’insegna “flight connections” e prendiamo la navetta che ci porta al gate di partenza… ed ecco qui ci ricongiungiamo con Silvia e Pierluigi di Firenze!!! Che bello, il gruppo aumenta piano piano!
Certo, il gruppo avrà poi l’onore di incontrare all’arrivo a Tel Aviv Isabella, Giuseppe e Angiolina, atterrati poco prima da Ginevra e Padre Cristian il “grande” Animatore!
Magnifico, siamo al completo!!
Siamo tutti, come si suol dire, ai settimi cieli… siamo come bambini che imparano a viaggiare, a “guardare” come mai prima….
Sul pullman che ci porta alla prima tappa, Nazareth, cominciamo a cantare: Padre Cristian ha una voce che invoglia a pregare due volte! “Maria di Nazareth” è il canto che ci accompagnerà nei primi quattro giorni… e come non omaggiare Maria, la Madre di Dio, cantando e recitando il S. Rosario per la popolazione locale!!!
Difatti, già la prima sera partecipiamo entusiasti (nonostante la stanchezza del viaggio) alla processione mariana alla Basilica dell’Annunciazione: un coro di voci da tutto il mondo che inneggia a Maria e, pensa un po’, quattro componenti del nostro gruppo sono chiamati a portare la statua della Madonna: le gambe tremano, le spalle la sorreggono con la forza del cuore che vuole amare Maria… la donna del “fiat”, del totale abbandono a Dio e alla sua volontà…
Il soggiorno a Nazareth ci ha permesso di sentirci più vicini a Lei.
La sistemazione in Casanova ci ha permesso di partecipare alle celebrazioni alla grotta dell’Annunciazione di buon mattino e di approfittare di ogni momento libero per stare in sua compagnia.
Tra l’altro, abbiamo anche avuto la possibilità di visitare il centro internazionale Maria di Nazareth, un luogo unico nel suo genere con uno spettacolo multimediale, un percorso di scoperta “con Maria, attraverso le Scritture”.
E poi, Sefforis (Zippori), Banjas, il Monte Tabor, il mare di Tiberiade con le tappe a Tabgha, Cafarnao, al Monte delle Beatitudini e a Magdala… un itinerario in Galilea che ci ha fatto riscoprire i luoghi santi “vissuti” in prima persona da Gesù dall’infanzia agli inizi della sua vita pubblica: l’attenzione del gruppo è al massimo!
Padre Cristian, con l’aiuto degli auricolari, dispiega per filo e per segno la matassa di “perchè, per come e dove” che affolla la mente dei pellegrini…
Durante gli spostamenti da un sito all’altro, sul pullman ci fa partecipi dell”Antica Scrittura, questa sconosciuta: già perché un po’ difficile seguire tutte le generazioni da Adamo a Giuseppe lo sposo di Maria!
Mercoledì 12 agosto lasciamo Nazareth con un po’ di nostalgia… ma pronti ad attraversare le nuove strade appena costruite da Israele… godere lo spettacolo dal Monte Carmelo con Elia, molto arrabbiato con i profeti di Baal… visitare il Santuario Stella Maris, lungo la baia di Haifa…. per arrivare a celebrare la S. Messa ad Ain Karem, partecipando all’incontro gioioso tra Maria ed Elisabetta, Gesù e Giovanni Battista!!!
Ottima sistemazione in Casanova a Betlemme: a due passi dalla Basilica della Natività dove abbiamo potuto celebrare la S. Messa alla grotta, di buon mattino, ricordando anche la scomparsa, quattro anni fa proprio il 14 agosto, del papà di Patrizia (nato il giorno di Natale del lontano 1922 e di nome proprio Natalino).
La giornata trascorsa nel deserto di Giuda si preannuncia davvero calda: non solo per l’alta temperatura ma per le proposte! S. Messa celebrata sui sassi del deserto nel Wadi Kelt con le voci e i canti, “assordanti” nel silenzio, con spettatori “eccellenti”: piccoli beduini e cammelli! I primi a reclamare bonbon e i secondi protagonisti di foto!
Discesa al Monastero di S. Giorgio in Koziba dedicato alla Madre di Dio e ritorno: tutti ce l’hanno fatta, anche Luigina, la più “anziana” del gruppo!!!
Gli asinelli con noi hanno fatto sì un viaggio a vuoto ma leggero…. purtroppo hanno dovuto lavorare ben bene con un altro gruppo di greco-ortodossi!!!
Gerico, la città millenaria e i suoi dolci prodotti della terra, le sue creme per ogni tipo di pelle… lì il Monte delle Tentazioni ci contagia un po’: difficile resistere alle prelibatezze della natura! La salita in ovovia al Monastero Ortodosso ci permette di riflettere insieme sulle “tentazioni”: dalla terrazza del Monastero la visuale è magnifica, porta la nostra mente a fare memoria di Gesù, tentato sì come uomo… ma vincitore e forte perchè Figlio di Dio!
Noi? Tentati certo, tutti i giorni lo siamo… ma difficilmente riusciamo a vincere. Per questo Gesù è sempre al nostro fianco … per vincere il Male con il Bene!!!
Cominciando dal rinnovo delle promesse battesimali a Qasr El Yahud sul Giordano… con i piedi in ammollo, riportiamo alle menti il battesimo di Gesù, anche se Lui stava al di là del Giordano, ora terra di Giordania. Ma non importa: qui lo Spirito Santo discese sotto forma di colomba a rendere omaggio a Gesù!
Lasciamo anche Betlemme con tanta nostalgia: Padre Cristian ci sorprende sempre più! Non avendo potuto visitare la grotta dei pastori il giorno prima perchè chiusa ancora prima dell’orario di visita per problemi di viabilità… ci dà la possibilità di cullare Gesù Bambino (di ceramica, sulle note di Astro del Ciel) e poi la possibilità di incontrare tanti piccoli Gesù bambini (in carne e ossa) facendo visita a La Crèche (la Culla) delle Figlie della Carità di San Vincenzo de’Paoli.
Suor Maria Mastinu ci spiega con poche ma dure parole quello che purtroppo subiscono bimbi, neonati e non, abbandonati dalle loro mamme per diverse situazioni “crudeli” che il nostro cuore non spiega… ci mettiamo a giocare con loro, anche se non conosciamo la loro lingua è il cuore che ci porta a comprendere il loro bisogno di amore, i loro occhi parlano la lingua universale dell’amore!
La nostra ultima tappa è Gerusalemme e mentre saliamo cantiamo tutti insieme: “Gerusalemme, Gerusalemme, spogliati della tua tristezza, Gerusalemme, Gerusalemme canta e danza al tuo Signor…”
Un canto che ci accompagnerà in questi ultimi giorni nella città santa, Al Quds, la città della Pace!
Anche qui la sistemazione in Casanova ci rende partecipi in prima persona di sveglie all’alba per raggiungere di corsa il S. Sepolcro, proprio come le pie donne… ma questa volta il nostro messaggio viene ascoltato!
Cominciando dai luoghi del principio, dall’antica città di Davide, attraversiamo con grande entusiasmo il tunnel di Ezechia: 533 metri di tunnel con i piedi nell’acqua (e qualche volta nel punto massimo con l’acqua che raggiunge i 70 cm): acqua fresca corrente che dà un po’ di sollievo ai nostri piedi stanchi!
Il buio nel tunnel ci fa riflettere ancora una volta: impossibile vivere al buio, la nostra Luce è Gesù, non deve assolutamente mancare. Senza la luce di Gesù ci sentiamo “soffocare” dalla paura del buio, ci viene a mancare l’aria per vivere.
Alla fine del tunnel, ecco la piscina di Siloe, dove il cieco nato riacquista la vista grazie a Gesù… ecco, anche noi attraversiamo e attraverseremo diversi tunnel neri, bui, difficili nella vita ma, confidando nell’amore di Gesù, ritorneremo a “vedere, a respirare, a vivere”!
Il Monte Sion, il Cenacolo, la Via Dolorosa partendo dalla Chiesa della Flagellazione… tutti momenti straordinari, profondi.. che ci portano a elaborare momenti altrettanto forti come la salita al Calvario e la corsa al Santo Sepolcro…
Quanti pellegrini il giorno della festa dell’Assunta, quanta gioia nei cuori per la grande festa celebrata alla Basilica delle Nazioni e alla processione dalla grotta del Getsemani alla Tomba di Maria… tutti insieme, tante Nazioni ma un solo e unico Dio e sua Madre, assunta in cielo!
Non abbiamo poi certamente rifiutato l’invito dei frati francescani a festeggiare insieme nell’orto degli ulivi, con un desiderato sano rinfresco in compagnia anche del Padre Custode di Terra Santa, Pier Battista Pizzaballa (compaesano della mamma di Patrizia).
L’ultimo giorno, domenica 16 agosto, è passato velocissimo… purtoppo!
La S. Messa al Getsemani, la passeggiata nella Valle del Cedron per ammirare le tombe di Assalonne e di Zaccaria, la visita al Museo della Cittadella, utile per ricomporre un po’ le informazioni acquisite sulla storia di Israele….
Ma, punto cruciale della giornata, la partecipazione alla processione dei frati all’interno dell’Anastasis alle cinque di pomeriggio, cantata in latino portando la luce di una candela per tutte le stazioni all’interno della Basilica… un percorso che non pesa dal punto di vista fisico ma dal punto vista spirituale…
Ancora una volta la Chiesa è divisa al suo interno, chi canta e celebra in latino e chi, poco più in là, canta e celebra in rito greco-ortodosso! Non dovremmo tutti insieme celebrare il Signore Gesù?
La nostra non dovrebbe essere una nuova Babele … ma la Gerusalemme ricostruita come Città Santa, salda, dove i nostri piedi percorrono strade comuni nella condivisione dell’amore fraterno insegnatoci da Gesù stesso!
Il giorno della partenza non nascondiamo la nostra tristezza: ci ritroviamo insieme per riportare le nostre sensazioni, ricordare i momenti più intensi, quelli che sono rimasti nel cuore… tutti ricordiamo con piacere ogni singolo momento, parliamo senza imbarazzo, apertamente e ringraziamo Padre Cristian per tutto quello che ci ha saputo trasmettere, che ci ha comunicato con parole e gesti ,”sorprendenti” di per se, ma che nascondono un percorso spirituale al di là di ogni aspettativa!
Ci ha voluto accompagnare e seguire anche durante tutte le operazioni di imbarco, non troppo facili si sa… e lo abbiamo salutato con un forte abbraccio, ricordandoci a vicenda fortemente… “L’anno prossimo a Gerusalemme”!!!
Chissà… certo per me e Patrizia sarà ancora tempo di pellegrinaggio, l’anno prossimo o forse anche prima…
Pace e bene, fratelli e sorelle… quella pace e quel bene che ritroviamo nei cuori dopo aver vissuto “il pellegrinaggio in Terra Santa”.
La nostra vita è un pellegrinaggio terreno che dovrebbe portarci tutti insieme poi (speriamo) nella Gerusalemme Celeste… la casa del Padre!
Con affetto,
Pasquale e Patrizia