Tradizioni giapponesi
Il Kimono
Dai colori accesi o dalle tinte pastello. Di pura e costosa seta o di più semplice cotone o lino, tinta unita o dipinto a mano con immagini evocative di paesaggi, animali e fiori, il kimono è forse uno degli indumenti più evocativi e affascinanti, che immediatamente ci trasporta con la mente nel paese del sol levante.
La sua origine risale in realtà alla tradizione cinese, ma dall’VIII secolo è entrato a tutti gli effetti a far parte della cultura giapponese evolvendosi fino a diventare il costume nazionale.
Nonostante i vari riadattamenti e le influenze straniere che ha avuto negli anni, Il kimono mantiene ancora oggi la sua struttura distintiva: si tratta di una veste a T, realizzata a partire da un unico pezzo di stoffa e in un’unica taglia, senza bottoni o cerniere, che viene poi regolato quando lo si indossa, utilizzando l’obi.
Indossare il kimono è un’arte che segue un preciso rituale e spesso richiede l’aiuto di una seconda persona per essere legato correttamente. Ed è un’arte portarlo, chi non ha in mente le immagini delle donne giapponesi che si muovono a piccoli passi sui “Geta” (tipici sandali di legno) facendo ondeggiare, con movimenti eleganti, le larghe maniche dei loro preziosi kimono?
L’amore e il rispetto per le tradizioni, tipico di questo paese, fa sì che anche oggi questo indumento venga largamente utilizzato nelle numerose cerimonie e celebrazioni. Camminando per le strade del Giappone capita non di rado di vedere giovani che lo indossano anche al di fuori di occasioni particolari e non mancano certo i turisti che si lasciano tentare dal desiderio di provare e acquistare questa veste unica e intramontabile.
Per i viaggi in Giappone con FrateSole clicca qui.