Pellegrinaggio in Terra Santa in 6 giorni
Durata
6 giorni(5 notti)
Gesù, medico dei cuori
Pensato per chi:
- si accosta per la prima volta e con poco tempo
Scopo:
- Riscoprire il punto centrale dell’esperienza cristiana, la guarigione del cuore, nella Terra in cui Dio si è rivelato;
- Rivivere l’esperienza della guarigione interiore da ciò che impedisce una vita autentica e felice.
Programma
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11° giorno
Io gioisco pienamente nel Signore, la mia anima esulta nel mio Dio, perché mi ha rivestito delle vesti della salvezza” (Is 61,10)
Ritrovo dei partecipanti all’aeroporto concordato; operazioni d’imbarco e partenza con volo di linea per Tel Aviv; arrivo nel primo pomeriggio, incontro con la guida e trasferimento in pullman riservato a Nazareth. Sistemazione in alberghi/case religiose, cena e pernottamento.
OBIETTIVO – In questa giornata ci prepariamo a vivere il pellegrinaggio come l’occasione di incontro personale con il Signore, momento per riscoprire la fede come una buona notizia per la propria vita.
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22° giorno
“Perché mangia e beve assieme ai pubblicani e ai peccatori?” (Mc 2,16)
La mattinata sarà dedicata alla visita di Nazareth, per contemplare il Mistero della decisione di Dio che si fa uomo. Visita alla Basilica dell’Annunciazione e alla Chiesa di San Giuseppe. In tempo utile, partenza per il lago di Tiberiade, luogo della chiamata dei primi discepoli. Sosta alla Chiesa del Monte delle Beatitudini e a Cafarnao, dove si svolsero molti fatti delle vita pubblica di Gesù. Proseguimento per Tabgha, dove visiteremo la chiesa benedettina della Moltiplicazione dei Pani e dei Pesci e la Chiesa del Primato di Pietro, che sorge sulle rive del lago. Rientro a Nazareth.
OBIETTIVO – Il nucleo della fede cristiana è un’esperienza di liberazione del cuore e gli episodi di guarigione raccontati nei vangeli si possono applicare simbolicamente anche a noi. Lo faremo leggendo i racconti che parlano dell’annuncio della buona notizia e, in particolare, dei miracoli che avvengono sulle sponde del lago a Cafarnao e nei villaggi vicini.
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33° giorno
“Perché questo spreco di profumo?” (Mc 14,4)
In mattinata partenza per il Tabor, la Montagna della trasfigurazione. Proseguimento per la Giudea e sosta sul fiume Giordano in località Qasr El Yaud, dove faremo memoria del battesimo di Gesù. Arrivo a Betania, a Est del Monte degli Ulivi, e visita alla Tomba di Lazzaro. Sistemazione in albergo/casa religiosa a Gerusalemme/Betlemme.
OBIETTIVO – Lo stile di Gesù coincide con lo stile del Padre, come mostrano la rivelazione al Tabor, al Giordano e gli episodi accaduti a Betania. Nello stesso tempo, vedremo come il modo di agire e di guarire di Gesù genera confusione tra i discepoli. La domanda che farà da sfondo alla giornata è: qual è il vero senso della guarigione operata dal maestro?
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44° giorno
“Prendete, questo è il mio corpo” (Mc 14,22)
In mattinata, raggiungeremo il simbolo principale della fede degli ebrei, i resti del muro della cinta erodiana, denominato Ha Kothel. Se possibile, si salirà sulla spianata, dove ora si ergono le moschee islamiche Al’Aqsa e la Cupola della Roccia – non visitabili. Raggiungeremo poi il Monte Sion per la visita al Cenacolo, dove faremo memoria dell’ultima cena e della discesa dello Spirito Santo, al Cenacolino francescano, alla Basilica della Dormizione e alla Chiesa del Gallicantu.
Nel pomeriggio saliremo sul Monte degli Ulivi cominciando le visite dall’Edicola dell’Ascensione. Sosta alla chiesa detta del Pater Noster, al Dominus Flevit e al Getzemani (Basilica delle Nazioni). Rientro in casa religiosa/albergo.
OBIETTIVO – Prosegue in questa giornata la scoperta del modo di guarire di Gesù. L’eucaristia era chiamata dai primi cristiani “farmaco di immortalità”. Con il suo modo di morire, con il suo farsi pane e vino per noi, Gesù ci fa vedere che l’amore è più forte del male, che l’amore dura per sempre, che Dio è l’amore che sana le ferite del cuore.
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55° giorno
“Il centurione, che ci trovava di fronte a lui, avendolo visto spirare in quel modo, disse: «davvero quest’uomo era Figlio di Dio»” (Mc 15,38)
In mattinata, visiteremo la chiesa di St. Anna e la Piscina Probatica. Poi, percorreremo a piedi la via “Dolorosa”, chiamata così perché essa vuol seguire, in modo devozionale, la via che percorse Gesù dal Pretorio al Calvario. Nel percorso prevediamo solo alcune visite: alla Chiesa della Flagellazione; al Pretorio; alla 6° stazione (dedicata a Veronica); alla 9° stazione (dove si trova il patriarcato copto); infine alla Basilica della Resurrezione, con la visita approfondita al Calvario e al Santo Sepolcro.
Nel pomeriggio trasferimento a Betlemme per la visita alla basilica della Natività e al Campo dei Pastori.
OBIETTIVO – Oggi toccheremo con mano come ciò che Gesù ha detto nell’ultima cena sia vero. Facendosi pane e vino si è reso disponibile per tutti, anche a costo della sua vita, come ci mostra la Via Dolorosa fino al Calvario. Qui, però, ci attende una sorpresa: la sua tomba è vuota, la morte non ha avuto l’ultima parola, il Padre lo ha risuscitato, confermando tutto quello che lui ha detto e fatto.
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66° giorno
“Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via e ci spiegava le Scritture?” (Lc 24,32)
In mattinata, partenza per Emmaus (Abu-Ghosh), in una delle probabili località dove è ambientato l’episodio dell’incontro del Risorto con i due discepoli. In tempo utile avverrà il trasferimento in aeroporto. Operazioni d’imbarco e partenza per l’Italia, transitando per l’aeroporto di Roma o Vienna. Termine dei servizi.
OBIETTIVO – Gesù risorto si prende cura di chi è triste, deluso e in fuga: questa è la buona notizia e la guarigione sperimentata dai due di Emmaus. Come hanno fatto a riconoscerlo? Gli hanno confidato le loro amarezze, si sono lasciati scaldare il cuore dalla sua Parola, lo hanno invitato ad entrare nella loro casa e il loro cuore si è riempito di gioia e del desiderio di andare a raccontarlo a tutti
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