Pellegrinaggio in Terra Santa per coppie: “baciami ancora”

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Durata

8 giorni
(7 notti)

Invito nella Terra “dove scorre latte e miele”: il Cantico dei Cantici

Ciò che alla fine è decisivo in termini di benessere e di pienezza di vita, è sentirci in qualche modo collegati al divino: sia che lo sperimentiamo attraverso la religione e le scritture organizzate, sia che seguiamo un nostro percorso attraverso una spiritualità “personale”, la connessione con il divino gioca un ruolo importante per una vita appagante.
E allora perché non lasciarci sedurre dal “Cantico dei Cantici”, un poema biblico che tratta della passione, dell’amore, del benessere spirituale ed erotico della coppia e soprattutto dell’eros umano come riflesso dell’Eros divino della passione accecante con cui Dio da sempre ama l’umanità?

Animato da:
Marco Tibaldi, teologo e direttore dell’ISSR di Bologna, animatore di viaggi ed itinerari spirituali, membro dell’Apostolato biblico nazionale della CEI.
Carlotta Mandrioli, danza-educatrice, lavora presso il centro Alma Danza di Bologna e svolge un’intensa attività di formatrice attraverso l’espressività del corpo.

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Programma

  1. 1
    1° giorno

    Nel deserto per rivivere la sete dell’altro e lo stupore della sua presenza

    Ritrovo dei partecipanti all’aeroporto richiesto; disbrigo delle operazioni d’imbarco e partenza con volo di linea per Tel Aviv transitando per l’aeroporto di Roma; all’arrivo nella notte e partenza verso Sud, verso il Negev dove è vissuto Abramo: arrivo in località Mashabei Sade, sistemazione in Kibbutz, cena e pernottamento.

    La terra arida del deserto ci aiuta a prendere coscienza della nostra sete di relazione e della presenza dell’altro al nostro fianco, dono mai scontato e bellissimo che il Creatore ha fatto a Invito nella Terra dove scorre Latte e Miele a ciascuno di noi, perché le due solitudini da cui proveniamo si trasformino in un’unica carne (Gen 2,24).

  2. 2
    2° giorno

    La fecondità impossibile: come amare quelle parti della vita di coppia che risultano sterili sull’esempio di Abramo e Sara

    A metà mattina, dopo aver ammirato il meraviglioso panorama del deserto di Zin, raggiungiamo la località di En Avdat, un’oasi attraversata da un wadi, che risaliremo a piedi sino a raggiungere l’antica città nabatea di Avdat. Proseguiamo nel deserto dell’Aravah in località Kfar Hanokdim. Sistemazione in campo tendato nei bungalow, cena e pernottamento.

    La promessa di Dio di rivitalizzare quelle parti della relazione a due che non funzionano e a cui ci si è rassegnati fa scappare da ridere allora come oggi. Eppure la vicenda di Abramo e Sara ci mostra che ciò che giudichiamo impossibile si è avverato: anche il deserto può diventare un luogo ospitale e trasformarsi in un giardino.

  3. 3
    3° giorno

    “A ragione di te ci si innamora” (Ct 1,4): il corpo dell’altro è l’oasi in cui inebriarsi

    In mattinata saliamo a Masada, dal versante ovest per la visita all’antica fortezza erodiana per poi rinfrescarci nelle acque dolci del wadi Arrugot, che attraverseremo con i piedi dentro le acque basse del torrente (1 ora e mezza circa in andata e altrettanto in ritorno). In bus costeggeremo il Mar Morto sino a raggiungere il fiume Giordano rimanendo sempre nella sua depressione e lasciandoci sulla sinistra l’oasi di Gerico. In serata raggiungiamo le acque vive del lago di Tiberiade. Sistemazione in albergo/casa religiosa, cena e pernottamento.

    Il Cantico dei Cantici, considerato lo scrigno del tesoro, il cuore delle Sacre Scritture ci parla di un amore tenero e appassionato del diletto per la sua amata, instancabilmente tesi al desiderio e alla contemplazione della bellezza del corpo dell’altro.

  4. 4
    4° giorno

    Il noi della coppia è come un giardino, condivisione di diversità a immagine di Gesù

    In mattinata raggiungiamo il sito archeologico di Cafarnao per visitare la casa di Pietro e i luoghi più significativi dell’attività messianica di Gesù: Tabgha (chiesa della Moltiplicazione di pani e chiesa del Primato di Pietro) il Monte delle Beatitudini e il lago, facendo una breve navigazione. Raggiungiamo Nazareth per la visita alla Basilica dell’Annunciazione, sistemazione in albergo/casa religiosa.

    La Galilea è l’orto – il giardino di Israele, la regione della fertilità. Qui Gesù amico appassionato dell’uomo ha seminato e coltivato relazioni rialzando e ri-donando la vita. Anche la coppia è un giardino, dove possono crescere fiori e piante sempre nuove.

     

  5. 5
    5° giorno

    Il noi della coppia come luogo di festa, di intimità e moltiplicazione della vita

    In mattinata partiamo per la Giudea, facendo una sosta a Cana di Galilea, dove la tradizione ricorda il primo segno di Giovanni. Arriviamo a Betlemme, piccola perla del deserto di Giuda, e visitiamo il Campo dei Pastori e la Basilica della Natività, prendendoci il tempo per passeggiare in questo villaggio dell’autorità palestinese.

    La coppia umana è il luogo privilegiato in cui Dio si rende presente: infatti nel suo linguaggio di intimità può generare e far crescere la vita, condividendo con Dio la missione di diffondere la vita in abbondanza.

     

  6. 6
    6° giorno

    “Dov’è andato il tuo amato?” (Ct 6,1): Il conflitto nella coppia come occasione per perdonare

    Giornata dedicata alla visita dei luoghi santi del Monte degli Ulivi legati alla passione di Gesù (Betfage, basilica del Pater Noster, chiesa del dominus Flevit) e del Monte Sion cristiano (Cenacolo, Cenacolino francescano, Basilica della Dormizione, chiesa di san Pietro in Gallicantu): in particolare, nel Cenacolo facciamo memoria dell’eucaristia: Gesù si fa piccolo come un pezzo di pane e un bicchiere di vino per essere a disposizione di tutti, gratuitamente, anche di chi lo sta tradendo o abbandonando.

     

  7. 7
    7° giorno

    “Forte come la morte è l’amore, tenace come il regno dei morti è la passione” (Ct 8,6)

    In mattinata visitiamo la basilica del Getzemani: la lettura del vangelo ci introdurrà nel mistero della decisione di Gesù di consegnarsi, dopo una notte trascorsa a pregare nell’orto. Nel pomeriggio ripercorriamo a piedi alcune tappe della via “Dolorosa”, chiamata così perché vuol seguire idealmente la strada percorsa da Gesù dal Pretorio al Calvario: partiamo dalla chiesa della Flagellazione e raggiungiamo la Basilica della Resurrezione, dove ci aspetta una visita approfondita al Calvario e al Santo Sepolcro.

    Anche la coppia e la famiglia a volte vengono ferite dal conflitto ma sono capaci di perdono e di scegliere di amare, a immagine del mistero di consegna di sé di Gesù. In questo modo ci fa vedere che l’amore è più forte del male, che l’amore dura per sempre.

  8. 8
    8° giorno

    “Una voce! L’amato mio! Eccolo, viene saltando per i monti, balzando per le colline” (Ct 2,8)

    In mattinata, ci congediamo da Gerusalemme e partiamo per la località di Abu Gosh, che ricorda l’incontro dei due con il Risorto o secondo alcune interpretazioni, l’incontro di una coppia di innamorati i quali lo riconobbero allo spezzare del pane. Raggiungiamo infine Tel Aviv: disbrigo delle operazioni d’imbarco e partenza con volo di linea per l’Italia.

    É la voce del risorto che fa capire a Maria Maddalena che la morte non ha avuto l’ultima parola. É ancora la sua voce che riempie di gioia il cuore sconsolato dei due discepoli di Emmaus. Gesù risorto si prende cura di loro, come di noi, della nostra coppia, che da questo rinnovato incontro può riprendere nuovo slancio e linfa vitale.

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