Pellegrinaggio in Terra Santa per famiglie
Durata
8 giorni(7 notti)
Ci illuminano le parole di san Giovanni Paolo II: “Il nostro Dio, nel suo mistero più intimo, non è solitudine, bensì una famiglia, dato che ha in sé paternità, filiazione e l’essenza della famiglia che è l’amore. Questo amore, nella famiglia divina, è lo Spirito Santo. La famiglia non è dunque qualcosa di estraneo alla stessa essenza divina”. (Amoris Laetitia n.11)
(Lettera del Papa alle famiglie, 2 febbraio 2014)
- Pensato per famiglie che desiderano riscoprire e gustare tutti insieme, grandi e piccoli, la loro vocazione, attraverso un itinerario nella Terra del santo, lo sposo dell’umanità
- Per gustare assieme ai propri figli la Buona Notizia della vita familiare nei grandi racconti della Scrittura, narrati e drammatizzati nei luoghi Biblici
- Per sperimentare la forza coinvolgente della drammatizzazione delle storie bibliche con percorsi dedicati ai figli
Programma
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11° giorno
Il deserto: luogo dell’incontro cuore a cuore
Ritrovo dei partecipanti all’aeroporto concordato; disbrigo delle operazioni d’imbarco e partenza con volo di linea per Tel Aviv; all’arrivo partenza verso Sud per il deserto il Negev, dove è vissuto Abramo: arrivo in località Masahbei Sade, sistemazione in kibbutz, cena e pernottamento.
Nel deserto meditiamo su quanto il Creatore ha cominciato a fare per primo, ben prima che gli uomini e le donne esistessero, per ospitarli in una meravigliosa terra-giardino. La creazione culmina nell’incredibile sogno di Dio di fare dell’uomo e della donna la sua immagine e somiglianza. Un grande sogno che neanche le cadute della coppia, sedotta dal Nemico, hanno potuto annullare.
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22° giorno
La famiglia chiamata a riparare il volto dell’umanità
In mattinata, dopo aver contemplato il deserto di Zin, raggiungeremo la località di En Avdat, un’oasi attraversata da un wadi, che risaliremo a piedi sino a raggiungere l’antica città nabatea di Avdat. Tempo per la visita. Proseguimento verso il deserto dell’Aravah in località Kfar Hanokdim. Sistemazione in campo tendato, cena e pernottamento.
Dio non si rassegna alle nostre fughe e investe, secondo il suo progetto originario, su una coppia -Abramo e Sara- per rimettere in sesto l’umanità. Le loro debolezze umane e il controverso rapporto con i figli diventano occasione per il manifestarsi della misericordia di Dio e mettono in luce il ruolo chiave delle famiglie, nel dare corpo e vita alla storia della salvezza.
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33° giorno
Il corpo dell’altro come grembo fecondo per accogliere la vita
In mattinata saliremo a Masada per la visita all’antica fortezza erodiana e per poi rinfrescarci nelle acque dolci del wadi Arrugot, che attraverseremo con i piedi dentro le acque basse del torrente (1 ora in andata e altrettanto in ritorno). In bus costeggeremo il Mar Morto sino a raggiungere il fiume Giordano, rimanendo sempre nella sua depressione e lasciandoci sulla sinistra l’oasi di Gerico. In serata raggiungeremo le acque vive del lago di Tiberiade. Sistemazione, cena e pernottamento.
Le oasi sono lo sfondo geografico per meditare il Cantico dei Cantici, considerato lo scrigno del tesoro, il cuore delle Sacre Scritture. L’amore descritto nel Cantico è il tenero e appassionato idillio di un uomo e una donna carnali, instancabilmente tesi al desiderio e alla contemplazione della bellezza del corpo dell’altro…E’ questo il grembo amorevole e appassionato i cui frutti sono i figli.
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44° giorno
La famiglia: il luogo di intimità e condivisione a immagine di Dio
In mattinata ammireremo la regione della Galilea e raggiungeremo la località di Qatzrin dove assieme ai nostri figli, potremo vedere e toccare con mano come era la vita in un villaggio ai tempi di Gesù. Successiva navigazione sul lago. Nel pomeriggio visita ai luoghi più significativi che hanno fatto da sfondo all’attività messianica di Gesù: Cafarnao, Tabgha (chiesa della Moltiplicazione di pani e chiesa del primato) Monte delle beatitudini. Rientro, cena e pernottamento.
L’intimità della vita famigliare con al centro il pasto è immagine delle relazioni che instaura Gesù, amico appassionato degli uomini, pronto a donarsi come pane ed infine con tutto sé stesso. Lo stile degli incontri di Gesù, nella giornata tipica del suo ministero, si riflette sullo stile dell’invio in missione della sua Chiesa, in cui la famiglia gioca un ruolo fondamentale.
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55° giorno
I luoghi e lo stile della famiglia di Gesù di Nazareth
In mattinata ci trasferiremo a Nazareth arrivandoci dal Monte del Precipizio e ammirando dall’alto la pianura di Esdrelon; sosta alla Basilica dell’Annunciazione e a quella di San Giuseppe. Tempo per la riflessione e partenza per la Giudea facendo una sosta al parco con le piscine termali naturali di Gan Hash Losha. Proseguimento per Betlemme; sistemazione, cena e pernottamento.
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66° giorno
La nascita come inizio di un nuovo cammino
In mattinata visita alla Basilica della Natività e al Campo dei Pastori che fa memoria dell’incontro dei pastori con gli Angeli. Tempo dedicato ad incontri con comunità cristiane locali significative. Partenza per Gerusalemme che ammireremo salendo sul Monte degli Ulivi: sosta alla chiesa che conserva la Grotta detta del Pater Noster e al Dominus Flevit. Raggiugeremo il Getzemani, o Basilica delle Nazioni, la Grotta dell’Arresto e la chiesa ortodossa della Tomba di Maria. Sistemazione in albergo | casa religiosa, cena e pernottamento.
Con la nascita di Gesù, la Buona Notizia si fa carne, prende spazio attraverso i gesti di accoglienza e di cura di una famiglia. La piccolezza della coppia umana diviene luogo privilegiato di manifestazione di Dio, e gli sposi condividono la missione divina di diffondere la vita in abbondanza.
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77° giorno
La nuova famiglia di Gesù: i discepoli
In mattinata, passando per la porta di Sion, ci trasferiremo sul Monte Sion per la visita al Cenacolo, dove faremo memoria dell’ultima cena e della discesa dello Spirito Santo, al Cenacolino francescano, alla Basilica della Dormizione e alla Chiesa del Gallicantu, dove si ricorda il rinnegamento di Pietro. Nel pomeriggio percorreremo la “Via Dolorosa”, lungo un itinerario sul quale, per devozione popolare, sono segnate le diverse stazioni della Via Crucis. Nel percorso prevediamo solo alcune visite: alla Chiesa della Flagellazione; alla 6° stazione (dedicata a Veronica); alla 9° stazione (dove si trova il patriarcato copto); alla Basilica della Resurrezione, con la visita approfondita al Calvario e al Santo Sepolcro. Il pomeriggio sarà dedicato a visite personali o alla preghiera.
In questa giornata ripercorriamo a Gerusalemme i luoghi dove Gesù ha trascorso i suoi ultimi giorni. In particolare, nel Cenacolo facciamo memoria dell’eucaristia: Gesù si fa piccolo come un pezzo di pane e un bicchiere di vino per essere a disposizione di tutti, gratuitamente, anche di chi lo sta tradendo o abbandonando. In questo modo ci fa vedere che l’amore è più forte del male, che l’amore dura per sempre, che Dio è amore. È questo il mistero grande di cui la famiglia nel sacramento del matrimonio diventa simbolo.
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88° giorno
La chiesa, famiglia di famiglie
In mattinata tempo per le visite personali e in tempo utile trasferimenti in aeroporto; operazioni d’imbarco e partenza per l’Italia. Termine dei servizi.
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