Viaggio spirituale in Armenia
Durata
9 giorni(8 notti)
Ancora vi dico, che in questa Grande Ermenia è l’Arca di Noè, in su una grande montagna negli confini di mezzodì inverso lo levante, presso al reame che si chiama Mosul, che sono cristiani…- Marco Polo
Per chi vuole conoscere meglio l’Armenia, le sue origini e la sua storia, proponiamo un itinerario di viaggio indimenticabile alla scoperta del popolo vissuto ai piedi dell’Ararat, il monte dove secondo la tradizione biblica si fermò l’arca di Noè dopo il diluvio.
Avrete la possibilità di visitare regioni dalle forti e antiche tradizioni e di conoscere il culto armeno ortodosso, in quello che fu il primo Stato ad adottare il cristianesimo come religione ufficiale, nel 301 d.C. Esploreremo i principali monasteri del paese, il sito megalitico di Stonehenge, e Yerevan, la metropoli moderna che conserva ancora tracce del suo antico passato.
Programma
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11° giorno
Ritrovo dei partecipanti all’aeroporto di Malpensa (o altre città su richiesta). Operazioni d’imbarco e partenza nel tardo pomeriggio con volo di linea Austrian Airlines per Yerevan via Vienna. Pernottamento a bordo.
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22° giorno
Dal paganesimo classico al cristianesimo monastico. Canto liturgico in Armenia.
Dopo la prima colazione, partenza per la regione di Kotayk con sosta all’arco di granito di Eghishé Ciarents, che si affaccia su un’ampia vallata, dominata dall’imponente scenario dell’Ararat. Arrivo al villaggio di Garni per la visita del tempio pagano e delle terme: si tratta dell’unica testimonianza rimasta del periodo ellenistico in Armenia. A seguire, visita al suggestivo monastero rupestre di Ghegard (XIII sec) esempio di architettura sacra in Armenia. Il nome significa “tempio della lancia: conservava un frammento di lancia che la tradizione attribuiva alla lancia con cui il centurione ferì Cristo sulla croce.
Pranzo presso un agriturismo caratteristico, dove parteciperemo al rito della preparazione del lavash, il pane più popolare in Armenia. Rientro a Yerevan per visitare il mercato artigianale chiamato Vernissage, dove sono esposte opere di artigianato armeno. Cena in ristorante tipico. Sistemazione in hotel e pernottamento.
In questo giorno è possibile celebrare la Santa Messa a Yerevan, presso le Suore di Madre Teresa.
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33° giorno
Il Vaticano armeno. Le origini cristiane in Armenia. La Liturgia armena.
Dopo la prima colazione, partenza per Echmiadzin per la visita alla chiesa di santa Hripsimè (VII sec), dove sono conservate le spoglie della prima martire armena. A seguire, visita alla cattedrale patriarcale di Echmiadzin, costruita secondo la tradizione da San Gregorio Illuminatore all’inizio del IV secolo, nel luogo indicatogli da Cristo stesso durante un’apparizione: Echmiadzin significa infatti: “è disceso l’Unigenito”. Nello stesso complesso architettonico risiede il Catholicos, capo della Chiesa apostolica armena. Se la visita si svolgerà di domenica, assisteremo alla Liturgia domenicale armena accompagnata da canti spirituali gregoriani. Visita alle rovine della cattedrale di Zvartnots (VII sec). Pranzo presso una famiglia contadina con cucina tradizionale.
Proseguimento delle visite con il complesso fortificato di Amberd (VII-XIII sec), che significa “fortezza imprendibile”. Rientro a Yerevan e cena in ristorante. Rientro in hotel per pernottamento.
Possibilità di incontrare i Padri Mechitaristi presso la loro chiesa a Yerevan. -
44° giorno
La Storia. Chi sono gli Armeni?
Dopo la prima colazione lasceremo Yerevan e partiremo verso il Sud dell’Armenia. La prima sosta è al monastero di Khor Virap(VII sec), che significa “fossa profonda”: sta ad indicare il luogo in cui San Gregorio l’Illuminatore fu tenuto a lungo prigioniero, fino alla liberazione concessagli dal sovrano Tiridate III. Secondo la leggenda il re, come punizione per aver martirizzato la giovane vergine cristiana Hripsime e le sue compagne, era stato trasformato in cinghiale e potè assumere nuovamente le sembianze umane solo grazie all’intervento miracoloso di San Gregorio. Di qui non solo la liberazione del santo, ma anche la conversione del sovrano e la cristianizzazione dell’Armenia. Dall’alto delle mura del monastero si gode si una delle più belle viste dell’Ararat. Proseguimento per Noravank, complesso monastico del XIII–XIV sec, patrimonio dell’UNESCO. La profonda gola che conduce al monastero è un’importante oasi naturalistica in cui sono stati riportati alla luce reperti dell’età del bronzo. Pranzo presso il monastero di Noravank.
L’Armenia antica e i misteriosi menhir
Partenza per la regione di Siunik, vicino al confine con l’Iran: presso la città di Sissan si trovano megaliti (menhir) simili a Stonehenge: tutte le pietre sono di basalto, alcune scolpite con fenditure. Il sito megalitico fu un antico osservatorio che serviva a seguire i movimenti dei corpi celesti ed a misurare il tempo. Arrivo in serata a Goris, sistemazione in hotel, cena e pernottamento.
Possibilità di celebrare la Messa presso il monastero di Noravank e incontrare un rappresentante della comunità.
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55° giorno
Il monastero di Tatev: importante scuola miniaturista e polo religioso-culturale
Dopo la prima colazione lasceremo Goris e la prima sosta è prevista al monastero di Tatev, a cui ci si accede in funivia, su un percorso di 5,7 km. Fondato nel IX sec, fu centro di un’importante scuola miniaturista e polo religioso e culturale di prim’ordine. Pranzo in corso di escursione.
L’Armenia di Marco Polo, sulla via della seta. I khatchkar, icone dell’identità spirituale armena.
La Via della Seta era composta da tanti tragitti che collegavano l’Oriente con l’Occidente, e si incrociavano in Armenia. Le vie erano costellate di caravanserragli, dove trovavano alloggio i componenti delle carovane e i loro animali. Visita al caravanserraglio del passo di Selim. Superato il passo, di fronte a noi si mostrerà il maestoso lago di Sevan. Sosta al grande e antico cimitero di Noraduz per ammirare i khatchkar, o “croci di pietra”, finemente cesellate sulla roccia di tufo, simboli per antonomasia dell’arte armena cristiana. Visita panoramica (tempo permettendo) della penisola sul lago Sevan.
Arrivo in serata a Tsakhadzor o Dilijan, sistemazione in hotel, cena e pernottamento.
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66° giorno
Cenni storici sul monachesimo in Armenia. Le dispute cristologiche. La chiesa armena, il suo ruolo nella vita del popolo armeno, le sue relazioni con le altre chiese.
Dopo la prima colazione, partenza per il confine con la Georgia. Visita ai monasteri di Haghpat e di Akhtala. Il monastero di Haghpat fa parte del patrimonio dell’UNESCO: eretto tra il X e il XIII sec, è articolato in una chiesa principale con campanile a se stante, una serie di altre cappelle, un refettorio, una biblioteca, una fontana coperta. Il tutto circondato da mura ove si alternano torri cilindriche. Pranzo presso la taverna della città di Alaverdi dove assaggeremo il khorovatz, carne allo spiedo condita con spezie tradizionali.
Proseguimento delle visite con il monastero fortificato di Akhtala (X-XIII sec) noto per i suoi bellissimi e antichi affreschi. Di ritorno, visita al ponte medievale di Alaverdi. Arrivo in serata a Dzoraghet o a Gyumri, sistemazione in hotel, cena e pernottamento a Dzoraghet o Gyumri.
Possibile incontro con la comunità del monastero di Haghpat con celebrazione della Santa Messa.
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77° giorno
Turismo etico: un’incursione nella vita dei villaggi armeni del nord-ovest. L’ospedale Redemptoris Mater.
Dopo la prima colazione, partenza e visita all’Ospedale Redemptoris Mater, voluto da Giovanni Paolo II e gestito dai padri camilliani italiani. Attraverso la voce e la testimonianza di Padre Mario sarà possibile toccare con mano i frutti della solidarietà e conoscere le difficoltà reali delle popolazioni armene che vivono al di fuori della capitale. Santa Messa nella cappella dell’ospedale.
Pranzo e rientro a Yerevan. Sosta e visita alla città di Gyumri, risalente al VII secolo a. C. e conosciuta con il nome Kumayri. Duramente colpita dal terremoto del 1988, conta ancora circa 12.000 baracche-casupole, abitate da decine di migliaia di persone. È piacevole camminare sulle strade ciottolate del centro dell’antica Gyumri e visitare anche il loro Bazar (mercato della frutta e verdura). L’antica Gyumri (Alessandropoli) era suddivisa in diverse sezioni o “Mailah”. Ricchi e poveri vivevano fianco a fianco, ogni edificio così sostanziale ed elegante. Anche la dimora più umile vanta di uno stile ed attenzione al dettaglio. Arrivo in serata a Yerevan, sistemazione in hotel, cena e pernottamento.
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88° giorno
Il meraviglioso mondo dei manoscritti. L’eredità spirituale e culturale. Il pensiero scientifico armeno medievale.
Mattinata dedicata alla visita del museo dei manoscritti (Matenadaran), uno dei “sacrari” dell’identità armena. Potremo ammirare le diverse tipologie di manoscritto e le splendide miniature che li adornano. Trasferimento al Museo del Genocidio e pranzo.
Il genocidio armeno, il grande Male.
L’ultima parte del viaggio è dedicata alla memoria dei terribili eventi del 1915: visita al Museo del Genocidio e sosta presso il sacrario. Attraverso il percorso fotografico sarà possibile ripercorrere gli eventi e le cause che hanno condotto al primo grande genocidio del XX sec, e hanno determinato l’attuale assetto diasporico del popolo armeno. Nel pomeriggio, tempo libero. Cena di congedo in ristorante a Yerevan. Rientro in hotel per cena e pernottamento.
Durante la notte trasferimento in aeroporto, operazioni di imbarco e partenza all’alba con volo Austrian via Vienna.
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99° giorno
Arrivo a Malpensa (o altre città su richiesta) in mattinata. Termine dei servizi.
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